Vladimir Putin torna a minacciare l’occidente. Lo fa con dichiarazioni di risposta all’aumentare delle pressioni sulla Russia, e torna a fare cenno alla possibilità di allargamento del confine del conflitto: “Il possibile ingresso di truppe Nato in Ucraina sarebbe un altro passo verso la guerra in Europa e una guerra globale. La costante escalation della situazione in Ucraina da parte dei Paesi occidentali è destinata ad avere conseguenze, basti ricordare la parità nucleare tra Russia e Usa”. E ancora: “Noi faremo ciò che riteniamo opportuno, indipendentemente da chi si trova sul territorio dell’Ucraina”.

Gli insulti a Stoltenberg

Le dichiarazioni arrivano in conferenza stampa dall’Uzbekistan dove si trova in visita: il presidente russo ha voluto ribadire al segretario generale Nato, Jens Stoltenberg – che ipotizza un’autorizzare a Kiev di usare le armi occidentali per colpire il territorio russo – che “Mosca sta monitorando da vicino le dichiarazioni sui possibili attacchi in profondità sul suo territorio”, e che “La Nato deve essere consapevole di ciò con cui sta giocando”. E lo zar accende persino un confronto anche sul piano personale: “Con Stoltenberg ho dialogato quando era primo ministro della Norvegia, risolvendo questioni complicate sul Mare di Barents e altri temi. All’epoca non soffriva ancora di demenza”.

Macron intanto in conferenza stampa congiunta con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz spegne l’ipotesi escalation “Non vogliamo una escalation in Ucraina, ma come possiamo fornire armi all’Ucraina e dire che non possono usarle per la propria difesa? Permettere all’Ucraina di distruggere delle installazioni militari in territorio russo, da dove vengono effettuati i bombardamenti, non è una escalation”.

Zelensky e la campagna di disinformazione russa

Nel frattempo, dall’altra sponda, Volodymyr Zelensky, oggi in visita a  Bruxelles, ribadisce l’importanze di ‘non stancarsi della guerra’: “Altrimenti non ci sarà giustizia, altrimenti il mondo sarà cambiato da persone come Putin, che sta cercando di minare il sostegno internazionale a Kiev, in particolare con l’aiuto di campagne di disinformazione”.

Redazione

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