Vladimir Putin avrebbe “ordinato la preparazione di un attacco terroristico” nel sito della centrale nucleare di Chernobyl. A scriverlo è il New York Times, riferendo dei timori del governo ucraino su un piano delle truppe russe di provocare una escalation senza precedenti nella guerra giunta al 16esimo giorno.

Il Nyt cita in particolare il ministero della Difesa e l’Intelligence ucraina, evidenziando comunque di non aver conferme sul campo di tale ipotesi.

Secondo l’Agenzia di intelligence della difesa ucraina “una catastrofe provocata dall’uomo è pianificata alla centrale nucleare di Chernobyl controllata dai russi, una responsabilità che gli occupanti cercheranno di attribuire all’Ucraina”, in sostanza una operazione ‘false flag’ in cui le forze armate russe cercheranno di provocare una catastrofe da attribuire poi ai militari fedeli a Volodymyr Zelensky.

Secondo il Servizio statale ucraino per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni (Ssscip), se l’elettricità non dovesse essere ripristinata e il sistema di raffreddamento della centrale non dovesse funzionare, questo potrebbe condurre alla formazione di “una nube radioattiva” che potrebbe raggiungere “altre regione in Ucraina, Bielorussia, Russia ed Europa“.

Anche l’ente nucleare ucraino ha spiegato che la fornitura di energia elettrica alla centrale nucleare di Chernobyl non è ancora stata ripristinata, nonostante le affermazioni russe su un intervento di specialisti belorussi nell’impianto.

Ma nel mirino del Cremlino non c’è solo Chernobyl. Secondo il capo della compagnia nucleare statale ucraina Energoatom Petro Kotin, citato dal quotidiano britannico Guardian, ci sarebbe anche la centrale di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, già colpita dai russi nei giorni scorsi che ne hanno preso il controllo esterno grazie alla presenza di 500 soldati a sorvegliare l’area.

Secondo Kotin i militari russi hanno cercato di entrare e prendere il pieno controllo operativo della centrale: il capo della Energoatom ha spiegato in una intervista televisiva che dieci funzionari di Rosatom, la compagnia nucleare statale russa, hanno tentato di prendere il controllo operativo dell’impianto che possiede sei reattori.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.