L'escalation in Ucraina
Quale è l’obiettivo di Putin, lo Zar usa le bombe al fosforo
Putin dice che le trattative sono chiuse prima ancora di aprirsi davvero e che la guerra deve andare avanti. Obiettivo ribadito: prendersi tutto il Donbass. Mai obiettivo militare fu più sbandierato di questo. La chiusura netta di Putin non risulta dalla dichiarazione, successiva a quella del presidente russo, del consigliere presidenziale ucraino e membro della delegazione di Kiev ai negoziati con i russi, Mykhailo Podolyak.
Podolyak sostiene che i colloqui con Mosca sono «estremamente duri» ma vanno avanti. Dice che la Russia sta cercando di fare pressione sui colloqui con dichiarazioni pubbliche e che i negoziati stanno proseguendo nei sottogruppi di lavoro. Il tentativo tedesco di aprire un varco diplomatico sarebbe invece stato gelato dal presidente ucraino Zelensky. Il presidente della Repubblica tedesca Frank Walter Steinmeier si sarebbe voluto recare a Kiev con una delegazione di altri Stati Ue, ma Zelensky avrebbe detto di non volerlo al momento incontrare, a causa delle strette relazioni di Steinmeier con la Russia negli ultimi anni. La notizia trapela dalla Bild, che cita informazioni provenienti «da ambienti governativi ucraini». Tra le date possibili si parlava di un visita pronta per oggi. Da giorni Steinmeier è criticato in Germania e in Ucraina per essere a lungo stato uno dei politici più aperti rispetto a Mosca, anche sul gasdotto Nord Stream 2. Una settimana fa, Steinmeier aveva dichiarato pubblicamente di aver fatto degli errori nelle valutazioni su Putin, e sulla politica nei confronti della Russia: «abbiamo fallito», aveva detto, «nel pensare di poter costruire una grande case europea con la Russia e un’architettura securitaria europea con Mosca». A confermare la notizia lo stesso Steinmeier: «Ero pronto ad andare a Kiev, ma a quanto pare, e devo prenderne atto, non era voluto».
«Gli occupanti russi continuano a commettere crimini di guerra bombardando edifici residenziali in insediamenti pacifici, anche con munizioni proibite. La notte del 12 aprile, il villaggio di Novoyakovlivka è stato bombardato da bombe al fosforo. A causa del tempo piovoso non ci sono stati incendi, nessuno è rimasto ferito o ucciso. Ci sono case danneggiate». Lo ha riferito la comunità territoriale di Komyshuva, nella regione di Zaporozhia, citata da Ukrinform. Da Ukrinform arriva la denuncia della comunità territoriale di Komyshuva, nella regione di Zaporozhia: «Gli occupanti russi continuano a commettere crimini di guerra bombardando edifici residenziali in insediamenti pacifici, anche con munizioni proibite. di notte il villaggio di Novoyakovlivka è stato bombardato da bombe al fosforo. A causa del tempo piovoso non ci sono stati incendi, nessuno è rimasto ferito o ucciso. Ci sono case danneggiate». Mosca accelera le manovre per la battaglia finale per la conquista del Donbass. La Russia sta inviando centinaia di veicoli militari, compresi elicotteri da combattimento e artiglieria, nell’Ucraina dell’est . I filorussi sarebbero pronti a far crollare le difese ucraine con le armi chimiche. Il battaglione Azov, la milizia di estrema destra ucraina che guida la difesa, fa sapere che dai droni russi piovono sostanze chimiche. I miliziani separatisti del Donetsk negano.
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