Attese per domani le decisioni del ministero della Salute in merito alla mappa dell’Italia divisa per Fasce di rischio per l’emergenza coronavirus. Diverse Regioni sperano. Dipenderà tutto comunque dal report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. La settimana scorsa l’indice di contagio Rt era stato dato in discesa allo 0,90, sotto la soglia d’allarme 1. L’incidenza a 232 casi ogni 100mila abitanti. Ancora 11 le Regioni e province autonome con un Rt puntuale maggiore di 1.
Al momento sono Zona Rossa la Calabria, la Campania, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Toscana, la Valle d’Aosta. Il resto delle Regioni è in fascia Arancione. Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto e Province autonome di Bolzano e Trento. Il weekend di Pasqua tutta Italia è stata Zona Rossa. Il decreto del governo ha disposto che durante tutto il mese aprile non ci saranno Zone Gialle in tutta Italia.
A sperare di passare nella Zona Arancione dalla prossima settimana sono Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Aspettative anche di Piemonte e Toscana, secondo il Corriere della Sera. Il Presidente della Lombardia Attilio Fontana ha annunciato “di aver chiesto alla cabina di regia di passare in zona Arancione”. Il governatore dell’Emilia Romagna a detto di non escludere “che si possa essere arancioni dalla prossima settimana”.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 2 aprile 2021, ha firmato tuttavia lo scorso 3 aprile due nuove Ordinanze in vigore a partire da martedì 6 aprile prossimo. La prima Ordinanza confermava per ulteriori quindici giorni la permanenza in zona rossa per le Regioni Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta.
LE REGOLE – Resta in vigore il divieto di spostamento tra le Regioni. Si può uscire dalla propria con l’autocertificazione per lavoro, salute o motivi di urgenza. Consentito muoversi per assistere una persona non autosufficiente e andare nelle seconde case se affittata o comprata da prima del 14 gennaio. Consentito in Arancione lo spostamento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, nello spazio di tempo dalle 5:00 alle 22:00, massimo due persone esclusi under 14. In Zona Rossa vietato uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute e urgenza.
A sperare più di tutti sono le categorie che stanno soffrendo per la crisi scaturita dalla pandemia. In Arancione sono aperti tutti i negozi. Aperti barbieri e centri estetici – a differenza della Zona Rossa dove sono aperti i negozi che vendono prodotti essenziali. I centri commerciali sono operativi dal lunedì al venerdì, chiusi nel fine settimana. In Zona Rossa e Arancione chiusi musei e mostre, bar e ristoranti. Tutte le restrizioni del decreto qui.