L'escalation militare
Putin minaccia l’uso di armi segrete “mai viste”: “La Russia le utilizzerà se necessario”
Si era parlato dai primi giorni dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia del pericolo nucleare. E poi di altri tipi di armi. Di un siluro sottomarino perfino capace di creare tsunami alti fino a 100 metri. Il presidente della Russia Vladimir Putin è tornato ieri ad alzare i toni. “Se qualcuno intende intervenire negli eventi in corso dall’esterno e creare minacce inaccettabili per noi, allora dovrebbe sapere che la nostra risposta a questi attacchi sarà rapida e fulminea”, ha detto ai parlamentari a San Pietroburgo. “Noi abbiamo tutti gli strumenti per questo, strumenti che nessuno può vantare e noi li useremo se necessario, voglio che tutti lo sappiano”.
La minaccia senza mezzi termini del presidente russo fa riferimento ad altre armi, che vanta come sconosciute alle intelligence occidentali, nel giorno in cui gli ucraini hanno accusato di nuovo la Russia di aver lanciato bombe al fosforo ad Avdiivka. E questo dopo settimane in cui consiglieri ed esperti e osservatori vicini al Cremlino non hanno escluso un’escalation della guerra perfino in Europa, facendo riferimento alle armi in arrivo a Kiev dagli alleati occidentali. Quali potrebbero essere quindi queste armi “segrete”?
Solo una settimana fa Putin esultava per il lancio riuscito, dal cosmodromo di Plesetsk sul mar Bianco, del missile intercontinentale Sarmat. “Quest’arma unica – aveva avvertito – proteggerà la sicurezza della Russia da ogni minaccia esterna e farà pensare due volte coloro che cercano di minacciare il nostro Paese”. È un vettore interamente assemblato con componenti made in Russia in grado di trasportare 15 testate nucleari e sganciarle lungo una traiettoria di 18mila chilometri.
La Russia è stata inoltre il primo Paese a utilizzare missili ipersonici come il Kinzhal, proprio in ucraina. Vettori di velocità superiore di almeno cinque volte quella del suono (6.190 chilometri all’ora). La testata ipersonica Avangard è invece ritenuta in grado di aggirare molte difese antimissile. Così come altra arma terribile è quel Tsirkon, missile antinave con un raggio di 500-1.000 chilometri che potrebbe essere però impiegato anche contro obiettivi terrestri.
Pochissime informazioni risultano invece sui missili da crociera a propulsione nucleare come il Burevestnik. Sarebbero capaci di volare lungo distanze praticamente illimitate e a un’altitudine inferiore a quella di molti vettori e difficilissimi da intercettare dai sistemi antiaerei. Rasentava i contorni della leggenda il Poseidon: una specie di arma segreta di cui si era cominciato a scrivere già negli anni scorsi, a partire dal 2015. Una specie di drone sottomarino armato di testata nucleare che potrebbe generare tsunami alti 100 metri, capaci di radere al suolo in pochi minuti le città costiere.
L’arma è definita “siluro autonomo a propulsione nucleare intercontinentale” o drone sottomarino nucleare. Lo stesso Putin ne ha confermato lo sviluppo nel 2018. È lungo circa due metri, largo circa due metri di diametro, pesa circa 100 tonnellate secondo quanto scrive Eurasian Times, molto più grande del Mark 48 in possesso della Marina militare degli Stati Uniti. Potrebbe raggiungere i 200 chilometri orari e viaggiare in acqua a oltre un chilometro di profondità. Del missile ha scritto infine anche la CNN. Certo se fosse queste le armi cui faceva riferimento Putin non sarebbero poi così segrete.
Capitolo armi nucleari: si stima che a inizio 2022 l’arsenale russo raccolga circa seimila unita; 4.477 utilizzabili, 1.588 già schierate e operative, 812 sono disposte in sistemi missilistici a terra, 576 montate su sottomarini nucleari, 200 sui bombardieri. Delle restanti 2.889 testate non sono schierate e in deposito, la maggior parte (1.912) non strategiche e altre (977) strategiche. 1.700 sono le testate ritirate o in fase di smantellamento. I dati sono stati riportati nell’ultimo numero di Iriad Review -Studi sulla pace e sui conflitti.
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