Bologna prima provincia per qualità della vita – era già successo tra il 2000, il 2004, il 2011 e 2020 – , a seguire sul podio Bolzano e Firenze. Sul fondo della classifica il Sud, “fanalino di coda” del Paese, con Crotone maglia nera per il terzo anno. Dall’81esima alla 107esima le posizioni sono tutte occupate da province del Sud. È quanto emerge dall’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, un dossier alla 33esima edizione calcolato su 90 indicatori statistici di cui 40 aggiornati al 2022.

Le novità sono due indicatori sull’inflazione, un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili, riqualificazioni energetiche, consumi energetici, l’indice della partecipazione elettorale alle ultime politiche del 25 settembre, nove indici su più parametri. E infatti gli autori Marta Casadei e Michela Finizio introducono così: “L’eredità lasciata dal Covid e i primi segnali di recessione economica. La crisi inizia a mordere sul territorio, soprattutto nel Mezzogiorno, allargando il divario con il resto del Paese. Affiorano i primi sintomi di una popolazione sotto shock per la corsa dei prezzi: le famiglie restano schiacciate sotto il peso di un’inflazione mai così alta dai primi anni Ottanta e il caro energia si abbatte su imprese e amministrazioni locali, in difficoltà nella gestione dei budget“.

Si confermano alcuni indicatori storici dell’indagine: valore aggiunto pro capite; prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato; imprenditoria giovanile; giovani Neet; ore di Cig ordinaria; infortuni sul lavoro; indice della qualità dell’aria; tasso di motorizzazione; indice di litigiosità nei tribunali; mortalità da incidenti stradali; numero di bar, ristoranti, librerie e palestre; agriturismi; indice di lettura; verde urbano; banda larga ultraveloce; amministratori comunali under 40.

Dall’indagine escono rafforzate l’Emilia Romagna e la Toscana, grazie alle performance delle due città metropolitane sul podio, ma anche grazie a Parma, al nono posto, Reggio Emilia al 13esimo, e alla quarta Siena e alla decima Pisa. “A premiarle sono soprattutto i piazzamenti nelle categorie ‘Cultura e tempo libero'”. Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima per ricchezza e consumi Belluno, Bologna e Bolzano; per affari e lavoro Milano, Trieste e Roma; per demografia, salute e società Bologna, Modena e Roma; per ambiente e servizi Pisa, Siena e Aosta; per giustizia e sicurezza Oristano, Pordenone e Sondrio; per cultura e tempo libero Firenze, Trieste e Gorizia.

Sul podio dell’indice, che sintetizza dodici parametri, sulla qualità della vita delle donne la provincia di Monza Brianza seguita da Treviso e Cagliari. A premiare la provincia lombarda i dati sull’inserimento delle donne nel mondo del lavoro. Salda la leadership sulla Qualità della vita del Trentino Alto Adige. Lombardia mantiene sei territori tra i primi trenta classificati. Peggiora la performance di Milano, all’ottavo posto, e in generale di alcune città metropolitane: Roma scende al 31esimo posto, Genova al 27esimo, Torino al 40esimo posto, Palermo all’88esimo e Napoli al 98esimo. E il capitolo per il sud, anche alla luce dei recenti processi, è sempre più sanguinoso.

“Dai numeri emerge l’urgenza per alcuni territori di investire nel digitale, nelle rinnovabili, nella sanità e nell’istruzione. Ai record spalmati tra Nord e Centro, fanno da contraltare i piazzamenti del Sud, ancora in coda alla classifica. Crotone veste la maglia nera per il terzo anno, collezionando record negativi anche nelle sottoclassifiche: è ultima in ‘Ricchezza e consumi’ e ‘Cultura e tempo libero’. Al di là del singolo caso, quello che vede nel Mezzogiorno il fanalino di coda del Paese è un fenomeno esteso e radicato”.

Le posizioni dall’81ª alla 107ª sono tutte occupate da province del Sud, incluse alcune aree metropolitane come Palermo, Catania (91ª) Napoli, Taranto (101ª) e Reggio Calabria (102ª). Le calabresi, in particolare, si concentrano tutte dalla 95ª posizione in poi. Risalendo dal fondo, le prime non del Mezzogiorno che si incontrano in graduatoria sono (Latina 80ª) e Frosinone (79ª). Poco più in alto la prima del Nord, Rovigo, che scivola al 77° posto perdendo 16 posizioni”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.