Bill Gates il miliardario, l’imprenditore, il filantropo, l’informatico, ma anche l’artefice di svariati complotti e di manovre di un deep state mondiale non meglio identificato, torna a parlare del coronavirus. Gates ha pronosticato che il mondo tornerà alla normalità dopo la pandemia soltanto a metà del 2022. Una previsione fatta con la moglie Melinda. I due hanno annunciato la donazione di altri 250 milioni di dollari a sostegno della ricerca per combattere il Covid-19.

“Entro l’estate del 2021 – ha spiegato il fondatore di Microsoft – i Paesi ricchi avranno la copertura maggiore del vaccino, più di ogni altro, così potranno tornare alla normalità, ma il virus resterà in larga parte del pianeta. Saremo costretti a indossare ancora a lungo la mascherina di protezione, perché c’è sempre un rischio di nuova infezione”. Proprio nella notte è arrivata dagli Stati Uniti la notizia: la Food and Drug Administration americana ha approvato il vaccino sviluppato dall’azienda Pfizer-BioNTech. È il quinto Paese dopo Regno Unito, Bahrein Canada e Messico.

La battaglia insomma è ancora lunga. Perciò Gates ha previsto che “saremo in grado di esserci davvero liberati del virus soltanto a metà del 2022”. I Gates hanno donato finora alla causa medica 1,75 miliardi di dollari. Quando l’emergenza covid-19 è esplosa a livello mondiale, è diventato virale il video, di una conferenza Ted Talks del 2015, nella quale Gates aveva dichiarato che la successiva catastrofe globale non sarebbe stata una guerra atomica bensì la diffusione di un virus. “Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone, nei prossimi decenni – diceva Gates – è più probabile che sia un virus altamente contagioso piuttosto che una guerra. Non missili, ma microbi. In parte il motivo è che abbiamo investito cifre enormi in deterrenti nucleari. Ma abbiamo investito pochissimo in un sistema che possa fermare un’epidemia. Non siamo pronti per la prossima epidemia”.

Antonio Lamorte

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