La data di uscita del suo libro risale al 10 agosto 2023, un volume autoprodotto. Non fu subito boom di copie, ne vendeva solo venti al giorno, poi – d’un tratto – il salto in alto. Le recensione sui grandi giornali, lo scandalo, le polemiche e gli insulti. Ma per Roberto Vannacci è stata tutta pubblicità in vista dell’inizio della sua carriera politica. Venne etichettato come omofobo, sessista e razzista, persino da Crosetto che parlò di farneticazioni personali (“contribuendo a raggiungere quelle 100mila copie”), ma mentre salivano i toni anche le vendite decollavano, specie quelle digitali.

Quanto ha guadagnato Vannacci dal suo libro “Il mondo al contrario”

Il successo del libro di Vannacci, che ha conquistato pian piano il primo posto in classifica inizia con un’impennata improvvisa. “Un giorno riuscì a vendere 17.800 copie, per poi arrivare a centomila in sette giorni. In totale ne ho venduto oltre 250mila” (l’ultima stima si attesta sulle 300mila). Il calcolo sui diritti d’autore per non è sempre scontata. E alla domanda ‘quanto ha guadagnato’ la risposta è evasiva: “Lasciate stare…. Un milioncino? Un po’ troppo secondo me”.

Dai gay all’aborto, le idee di Vannacci in Europa

Il successo del generale, candidato alle prossime elezioni europee con la Lega, parte dalle sue idee forti: “Sono testosteronico da quando sono nato – ha raccontato in un’intervista a Repubblica -. Giocavo con le pistole a due anni. Ero molto ‘maschio’”, destinate a scontrarsi con quelli i ‘paradossi della società moderna’. Prosegue con le idee sul femminismo (“Penso che abbia distrutto la famiglia”), e l’omosessualità (“Cari miei, normali non lo siete, fatevene una ragione”, e ancora: “Quello che non sopporto è l’ostentazione, gli uomini invece a volte fanno la vocetta femminile, ancheggiano”), e chiude sul fascismo (“È finito tanti anni fa. Mussolini fu uno statista e non credo sia necessario dichiararsi antifascista”) e sull’aborto (“Non chiamiamolo diritto, è sistematicamente sbagliato”).

Ora, dopo aver vissuto a lungo a Parigi si prepara per un’altra avventura europea: “Se sarò eletto vivremo a Bruxelles. Ma resto un soldato, andrò in aspettativa. Mi trasferirò con mia moglie e le ragazze e applicherò i miei principi da soldato: coraggio, correttezza, parola data e onore”, rivela a ‘Chi’. “Farò l’Eurodeputato a tempo pieno, per le miei figli sarà un’opportunità vivere all’estero, come è successo a me”.

Redazione

Autore