Dal Campidoglio i cittadini hanno intonato i brani famosi dell'artista
Raffella Carrà. Commozione durante l’omelia: “Goditi il riposo nella fiesta del cielo”

Uno scroscio di applausi per salutare l’ultima volta Raffaella Carrà, morta il 5 luglio in una clinica di Roma. È terminata la commovente cerimonia funebre, dove erano presenti tantissime persone, tra familiari, amici e protagonisti del mondo della tv e dello spettacolo.
Il rito si è svolto nella Chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, dove era consentito l’ingresso solo alle persone accreditate dal cerimoniale, per un massimo di 200 ospiti.
Il suo sorriso, quello che ha fatto innamorare milioni di italiani e non solo, ha abbracciato la commozione di familiari, amici e compagni di vita che hanno voluto dare l’ultimo saluto all’artista. Tantissime le persone che invece hanno assistito alla funzione dal maxi schermo allestito in piazza del Campidoglio, intonando le canzoni della regina della tv, come ‘Ballo, ballo da capogiro’ e poi il ‘Tuca Tuca’.
L’OMELIA DEI FRATI CAPPUCCINI DI SAN GIOVANNI ROTONDO
“Raffaella, vai in pace e goditi il meritato riposo nella fiesta del cielo”. Sono le toccanti parole con cui uno dei frati cappuccini di san Giovanni Rotondo, padre Francesco Di Leo, ha concluso l’omelia del rito funebre per Raffaella Carrà.
Le esequie sono state officiate da quattro frati cappuccini di San Giovanni Rotondo, a testimoniare la forte devozione di Raffaella Carrà per Padre Pio. “Quasi 20 anni fa, quando la Provvidenza ti portò a San Giovanni Rotondo, dicesti ‘io mi sto innamorando di Padre Pio’ – ha detto sull’altare padre Di Leo – Oggi mi piace immaginare che sia lui a riservarti una sorpresa favorendo il ricongiungimento con i tuoi cari, in particolare con la tua mamma, e con tuo fratello che le tue preghiere non riuscirono a strappare da una prematura morte”.
Durante l’omelia, il frate ha anche ricordato l’eredità culturale lasciata da Raffaella, che ha dato a tutti la “consapevolezza che con il suo talento artistico poteva dare molto ad ogni persona, e che ogni persona è preziosa e meritevole di attenzione e di rispetto umano, senza mai essere giudicati ma compresi e accettati”.
E ancora: “La dignità e il silenzio con cui hai voluto congedarti da noi ci conferma il sentimento di grande affetto, di stima e di gratitudine che oggi vogliamo manifestarti”, annunciando che le ceneri dell’artista riposeranno a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. “L’urna di Raffaella Carrà, per sua espressa volontà, sarà portata a San Giovanni Rotondo”, ha detto il frate sottolineando “l’affetto e il legame dell’artista con il Santo cappuccino del Gargano”. La salma di Raffaella sarà cremata al cimitero Flaminio, tra oggi e domani.
LA COMMOZIONE DEI COLLEGHI
“Quando ho sentito la notizia non riuscivo a smettere di piangere. Raffaella ha insegnato l’arte a tutti noi, deve continuare a essere un esempio. Manca già a tutto il mondo, ha detto Carmen Russo.
Turchi, commosso ricorda di “aver iniziato con Raffaella e oggi manca come se avessi perso una sorella”. “Con la morte di Raffaella Carrà, donna di grande umanità, finisce l’epoca di una televisione che rimpiangeremo”, ha detto Massimo Lopez.
Alla cerimonia funebre, presente anche la sindaca di Roma Virginia Raggi con Sergio Japino, compagno di una vita, e i familiari. Nella chiesa gremita, anche colleghi e personalità istituzionali. Il ministro della Cultura Dario Franceschini, l’ad della Rai Fabrizio Salini, Milly Carlucci, Massimo Lopez, Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi, Michele Cucuzza, Beppe Convertini, Alessandro Greco sono stati fra i primi ad arrivare in Piazza del Campidoglio per i funerali di Raffaella Carrà nella basilica di Santa Maria in Aracoeli.
L’OMAGGIO DELLA SINDACA
“Grazie Raffaella”. Un ringraziamento, quello della sindaca di Roma Virginia Raggi, per salutare l’artista nel corso del suo intervento durante la celebrazione funebre. “Raffaella, riusciva a parlare a tutti anche ai più semplici. Un’icona che ha varcato i confini nazionali, uno straordinario successo, il suo, dovuto ad un talento innato che accompagnava con una puntualità e una precisione del lavoro e dello studio e un ingrediente segreto, un grande carisma, la capacità di trascinare e travolgere tutti quelli che lavoravano con lei o che semplicemente la guardavano in tv. Credo che tutti – ha aggiunto la sindaca – possano concordare su un aggettivo per lei, ‘indimenticabile’. Roma era diventata la sua città e noi romani non la dimenticheremo. Ciao Raffaella, grazie per quello che hai fatto e che ci hai lasciato”, ha concluso la prima cittadina di Roma.
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