Continuano le ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ragazzi scomparsi da sabato scorso. L’ultimo avvistamento dei due è stato in un parcheggio a Vigonovo, in provincia di Venezia durante un litigio. Ieri la famiglia della ragazza è stata convocata in caserma dai carabinieri, ma ancora non ci sono svolte. La sorella maggiore di Giulia, Elena, è tornata in questi giorni da Vienna, dove studia microbiologia. Ha 24 anni e un rapporto molto stretto con la sorella, ora scomparsa: “Ho sempre avuto nei suoi confronti un istinto protettivo, forse anche eccessivo…” spiega al Corriere della Sera.

Il rapporto tra Giulia Cecchettin e Filippo Turetta

Nell’intervista, Elena ha parlato di come le sembrasse la relazione della sorella con l’ex fidanzato. “Le dicevo sempre: se Filippo ti fa del male dillo almeno a me, ma lei non mi ha mai detto nulla in questo senso e quindi non ho mai pensato che quel ragazzo potesse in qualche modo ferirla”.

“Lui era comunque molto possessivo nei suoi confronti, era geloso anche del tempo che lei passava con me e questa cosa non mi faceva stare tranquilla, soprattutto quando uscivano da soli dopo che lei l’aveva lasciato. Ma magari le mie erano preoccupazioni sbagliate e magari lo sono ancora oggi” spiega Elena.

I ricatti e la fine della relazione

La sorella di 24 anni ha poi sottolineato la fine del rapporto e le insistenze di Filippo Turetta. “Ho provato a dissuaderla dall’uscire con lui, ma lei è troppo buona per certe cose. Mia sorella cedeva di fronte alle sue insistenze. Filippo le diceva di sentirsi solo, di essere disperato, di non vedere un futuro senza di lei. Io li chiamo ricatti emotivi. Giulia si dispiaceva e accettava, ma uscire con lui, dopo che in agosto si sono lasciati, non era in cima ai suoi desideri”.

“Eppure si preoccupava della solitudine di Filippo e mi raccontava dell’amore che lui provava per lei. Io aggiungevo che il suo non era un sentimento del tutto buono: non era voler bene ma solo volerla tenere vicino a sé” ha spiegato in un altro passaggio dell’intervista la sorella.

Gli sms insistenti a Giulia Cecchettin

“Lo scorso febbraio mia sorella e io eravamo andate insieme a Milano a un concerto e lui continuava a scriverle. Allora Giulia mi ha dato il telefonino. Io gli rispondevo di stare tranquillo, di non essere in apprensione che Giulia era con me. Quel fatto mi ha lasciata un po’ interdetta perché ci ho visto un controllo anomalo nei confronti di mia sorella” racconta Elena.

L’appello per i ragazzi scomparsi

Elena racconta che non sa cosa sia successo sabato sera, ma il suo desiderio è chiaro: “Vorrei che lei avesse scelto di fuggire con lui, per assecondarlo”, dice la sorella, anche per scacciare ipotesi peggiori, e poi lancia un appello: “Qualsiasi cosa sia successa è irrilevante, troveremo una soluzione a tutto. Filippo, ti prego, riportala a casa”.

Redazione

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