L’interesse del pubblico Rai non ha mai preso quota con Antonino Monteleone, e dopo appena cinque puntate, il programma L’Altra Italia si avvia alla chiusura definitiva. Nonostante le tre ore di prima serata su Rai2, il talk non ha mai ottenuto ascolti significativi: la puntata di debutto, il 3 ottobre, ha raccolto meno dell’1,80% di share, un dato sceso ulteriormente fino allo 0,99% nella terza puntata, per risalire debolmente all’1,19% nella quarta.

Cifre insufficienti per evitare lo stop, tanto che Viale Mazzini ha scelto di terminare il progetto, il cui budget per ogni giovedì si aggirava sui 180mila euro.

I costi di L’altra Italia e lo stipendio di Antonino Monteleone

Con una concorrenza elevata e un conduttore ancora poco noto, il format si è rivelato troppo rischioso. In un’intervista a TvBlog, Monteleone aveva affermato di non preoccuparsi troppo degli ascolti, proponendo un talk di approfondimento su temi come la giustizia e le difficoltà delle periferie, che però non è riuscito a coinvolgere il pubblico del giovedì sera. Secondo Dagospia, Monteleone avrebbe avuto un contratto annuale di circa 327mila euro, con un possibile aumento fino a 360mila.

La critica di USIGRAI sullo stipendio di Monteleone

A fronte dei risultati, USIGRAI ha criticato duramente l’operazione: “Dopo cinque puntate e uno share mai oltre l’1,8 percento, L’Altra Italia chiude i battenti. Un fallimento annunciato, dai costi esorbitanti: 180mila euro a puntata, con 33 episodi programmati, e un contratto biennale da 700mila euro per Monteleone. Un compenso che la Rai intende mantenere, mentre i collaboratori esterni e precari rischiano di perdere il lavoro (…). Prima di investire su una nuova scommessa da ascolti minimi, non si poteva verificare se fra i diecimila dipendenti esistesse già qualcuno in grado di ottenere risultati migliori?”.

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