Rai, trasloco a Roma sud: dubbi sul proprietario dell’immobile. La Lega invade gli studi e il telefono di Minoli è bollente

Il telefono di Giovanni Minoli si è surriscaldato in questi giorni, pare molte chiamate in uscita per sondare i partiti di tutto l’arco parlamentare per una possibile candidatura come presidente Rai. E un possibile conflitto di interessi? Storia vecchia, che torna attuale per le note parentele (la famiglia Bernabei detiene una percentuale rilevante della Lux Vide che produce fiction e serie Tv anche per la Rai), mentre il tema del consigliere anziano non esiste visto che ha quasi ottant’anni e sarebbe lui a presiedere il cda prima della votazione decisiva in vigilanza. Tuttavia difficilmente Il Pd si renderà disponibile a votarlo anche perché chi conosce bene Elly Schlein giura che non defletterà dall’Aventino (con grande preoccupazione dei “quota PD” che detengono poltrone di prestigio a viale Mazzini) mentre il centrodestra non ci pensa proprio, almeno a parole e in maniera ufficiale.

Il voto per i quattro consiglieri, via libera per Roberto Natale

In ogni caso sembra proprio che il 26 settembre, un paio di giorni dopo il ritorno in Italia di Giorgia Meloni dalla trasferta negli Stati Uniti, si voterà nei due rami del Parlamento per eleggere i quattro consiglieri. Riflettori puntati, visto che ad oggi mancano i voti dell’opposizione, sul consigliere anziano che a questo punto dovrebbe presiedere il CDA ma con l’incognita di chi effettivamente sarà votato dai partiti. Se il Pd confermerà l’Aventino, fuori da quello che considerano il mercato delle nomine e una spartizione politica sarà via libera per Roberto Natale, Direttore di Rai Sostenibilità ed ex segretario Usigrai, indicato da Avs, che però è più giovane di Alessandro Casarin, uno dei due nomi che da mesi girano in casa Lega.

In Rai tutto può ancora accadere

L’altro è quello di Antonio Marano che, come recita il curriculum inviato a Camera e Senato, è attualmente “Direttore Media Partnership Integration con l’incarico di avviare sinergie con i media che detengono i diritti per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026”. Sono in molti a chiedersi cosa farà l’ex vicedirettore generale Rai in caso di elezione in cda: lascia l’incarico attuale o raddoppia, con tutto quello che ne consegue in termini di opportunità politica? Per quanto riguarda Fratelli d’Italia resta favorita Valeria Falcone, ex addetta stampa di Giorgia Meloni, su Federica Frangi, giornalista del Tg2, mentre per Forza Italia e 5 stelle decisamente “uno fisso” su Simona Agnes per gli azzurri (la Presidenza resta un obiettivo) e Alessandro Di Majo per i contiani. Ma mancano ancora dieci giorni e nella Rai come in politica tutto può ancora accadere.

Rai, Mazzini trasloca nella popolare Roma sud

Intanto, sconcerto a viale Mazzini. Nel secondo semestre 2025 gli studi della Rai si dovranno trasferire per la bonifica dei locali dall’amianto, ampiamente programmata. Un sondaggio interno ha accertato che la maggioranza dei dipendenti abita a Roma nord e si è cercato un immobile in quel quadrante della capitale. Ma, a sorpresa, il cda si è orientato per l’unico palazzo, tra quelli disponibili, situato a Roma sud: sulla Colombo. Sindacati, lavoratori e collaboratori sono sul piede di guerra. E la domanda che aleggia nei corridoi è: chi sarà il fortunato proprietario di quell’immobile?

La Lega negli Studi Rai

Erano tutti in coda per omaggiare Alessandro Morelli, sottosegretario leghista molto interessato alla Rai. Monica Setta debuttava con la nuova edizione di “Generazione Z”, il programma in onda su Rai 2 che affronta temi e problemi dei ragazzi della cosiddetta Generazione Z. Per la prima puntata della stagione c’era un parterre delle grandi occasioni: dal direttore di Rai Day Time, Angelo Mellone (che ha presentato il nuovo libro “Prima che ti svegli”) al direttore di Radio 1 Rai, Francesco Pionati, fino alla ciliegina sulla torta, ovvero il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alessandro Morelli. E proprio la presenza del Ministro ha fatto convogliare negli studi buona parte del mondo Rai di area Lega: c’erano il vicedirettore dei Rai Approfondimento, Giovanni Alibrandi al direttore di Rai Documentari, Fabrizio Zappi, passando per il direttore produzione tv, Marco Cunsolo (il cui nome viene dato tra i papabili per la vicedirezione generale), ma anche dirigenti e assistenti di seconda fascia che sperano in un posto al sole. Peccato solo che l’ascolto, probabilmente a causa della collocazione (inizio intorno a mezzanotte e venti minuti) non sia stato dei migliori.