Il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano, è stato attaccato quest’oggi da otto razzi da 107 millimetri.  L’impatto è avvenuto su alcune aree all’aperto e sul magazzino ricambi della base dove non era presente alcun soldato e al momento non si registrano feriti anche se cinque militari italiani sono sotto osservazione nell’infermeria della base.

Otto razzi lanciati da Hezbollah. Crosetto: “Intollerabile”

Secondo l’Idf i razzi sarebbero stati lanciati da Hezbollah dalla zona di Deir Aames in uno dei suoi bombardamenti verso Israele: a sottolinearlo  il colonnello Avichay Adraee. Il ministro della Difesa Guido Crosetto a Bruxelles a margine del Consiglio Difesa. ha definito gli attacchi dell’Idf contro le basi dell’UNIFIL nel Sud del Libano come “intollerabili”: questi “errori” non devono ripetersi.

Soltanto tre giorni fa Antonio Tajani parlando con il nuovo ministro degli Esteri israeliano aveva chiesto spiegazioni su quanto accaduto a Shama, «dove un proiettile è caduto sul tetto della palestra della nostra base Unifil nel sud del Libano». Il vicepresidente del Consiglio, intervenuto a margine della sua visita all’Eso di Monaco di Baviera, aveva spiegato che i soldati italiani «sono lì per la pace e non sono terroristi». «Lui è stato molto disponibile e mi ha assicurato che accerterà immediatamente quanto accaduto e ci risponderà in tempi brevi», ha aggiunto.

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Redazione

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