La misura presa ad esempio da Netflix
Reddito di residenza attiva, cosa è e cosa cambia rispetto a quello di cittadinanza
Si chiama Reddito di Residenza Attiva ed è una proposta di politica attiva per il lavoro, che il Consiglio regionale del Molise ha trasformato in legge da qualche tempo e che è finita all’attenzione addirittura di Netflix. A metterla sul tavolo è stato l’ex consigliere regionale Antonio Tedeschi. Il Reddito di Residenza Attiva – che molti hanno già definito una alternativa validissima al Reddito di Cittadinanza – è oggi un cavallo di battaglia di Periferia Italia, il movimento di cui proprio Tedeschi è segretario nazionale.
Concepita come proposta per ripopolare i piccoli borghi, la misura ha subito palesato un’altra caratteristica, tutt’altro che secondaria: è una vera e propria leva per far ripartire l’economia, e non solo quella delle aree interne, ma ovunque. È rivolto ai cittadini italiani (quindi anche a chi è in possesso di doppia cittadinanza) che decidano di avviare un’attività imprenditoriale, per creare lavoro per sé e per gli altri.
Il meccanismo è piuttosto lineare. La base è l’acquisizione della residenza in uno dei 106 comuni molisani al di sotto dei duemila abitanti. A quel punto scatta una sorta di “patto” tra singolo cittadino e Regione. Quest’ultima garantisce un reddito di 8 mila euro annui per tre anni, mentre il cittadino si impegna ad aprire un’attività nel comune di nuova residenza.
In pratica, il pubblico sostiene il privato nella fase di start up, cioè nei primi tre anni. Nelle prossime settimane verranno comunicati i nomi dei primi sessanta progetti ammessi al bando, che per ora vede uno stanziamento di un milione di Euro. Si tratta di progetti che prevedono l’apertura di attività economiche di ogni tipo: dall’artigianato (lavorazione del legno o della ceramica) all’imprenditoria (ristoranti, bar, centri benessere, centri estetici).
“Il RRA – spiega Antonio Tedeschi – nasce per contrastare lo spopolamento dei piccoli paesi, che sono l’essenza stessa dell’Italia, contando circa 13 milioni di abitanti. Strada facendo, ci siamo accorti che è anche una leva eccezionale per stimolare attività artigianali e imprenditoriali e, di riflesso, la creazione dei posti di lavoro in qualunque parte d’Italia. La base è investire su sé stessi, capendo che il lavoro ormai si crea e non si aspetta”.
Un’idea, quella del Reddito di Residenza Attiva, che non solo è stata presa a modello e replicata anche in altre regioni (è diventata legge anche in Liguria, Lazio, Umbria, Calabria) ma che ha fatto sì che ad accendere i riflettori sul Molise fosse addirittura Netflix. “Abbiamo ricevuto interessamenti concreti – spiega Tedeschi – per realizzare una sorta di documentario sulla vita dei nuovi residenti molisani”.
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