Napoli
Reggia di Caserta, la direttrice lancia l’allarme: “Metà dei custodi verso la pensione”
Reggia di Caserta chiusa alla vigilia di Natale e il 31 dicembre. Il Palazzo Reale vanvitelliano chiuderà i battenti per la sfortuna del calendario, che pone le due giornate nel martedì di chiusura settimanale. Un caso che ha provocato il malcontento di molti cittadini e anche di commercianti e strutture ricettive del capoluogo di Terra di lavoro, che rischiano di veder sfumare gli incassi portati dai turisti.
L’APPELLO DELLA DEPUTATA – Sul caso è intervenuta la deputata casertana del Movimento 5 Stelle Marianna Iorio, che sui social a proposito delle due giornate di chiusura parla “schiaffo al buon senso oltre che allo sviluppo economico locale”. “La domanda che voglio porre allora alle istituzioni responsabili è: vogliamo o non vogliamo fare di Caserta una città veramente turistica? – chiede la Iorio – Una città dove cultura e bellezza diventino realmente un volano di sviluppo economico e sociale locale? Mi appello quindi proprio al buon senso per lavorare affinché si riescano ad avere due aperture straordinarie e dare quindi una risposta affermativa alla domanda di sopra”.
L’ALLARME SUI CUSTODI – Un secondo grido d’allarme è stato lanciato invece dalla direttrice del monumento borbonico Tiziana Maffei nel corso della conferenza stampa di presentazione degli eventi natalizi. La Maffei ha infatti spiegato che oltre la metà dei custodi della Reggia ha più di 60 anni e andrà in pensione nei prossimi mesi o nel giro di qualche anno. “Attualmente – ha precisato la direttrice della Reggia – i custodi sono 125 ma in pianta organica dovrebbero essercene 151. Dei 125, oltre la metà è vicina alla pensione, per questo stiamo ragionando su un completo cambio di prospettiva, ovvero di esternalizzare il servizio di vigilanza, e fare in modo che i custodi che si dedichino solo all’accoglienza dei turisti”.
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