Prima tirato in ballo come possibile ministro della Salute del governo Meloni, ora nome giusto per strappare al centrosinistra la guida della Regione Lazio. È il caso di Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana che proprio oggi ha ufficializzato con una lettera le sue dimissioni, primo passo verso la candidatura a governatore per la destra.

Ho deciso di presentare le mie dimissioni dalla carica di Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana perché ho scelto di mettermi a disposizione del territorio. Come esperto di sanità pubblica, penso di poter portare un valore aggiunto: ho accettato una nuova sfida in cui credo fortemente”, ha scritto Rocca nella lettera pubblicata sul sito della Cri, senza parlare espressamente della sua candidatura.

Un testo in cui Rocca saluta i volontari e li ringrazia “per questo viaggio insieme” durato un decennio, che “ha cambiato la mia vita”, scrive l’ormai ex presidente della Croce Rossa. Lettera che si conclude con “una promessa solenne: in questo nuovo capitolo della mia vita, non userò la Croce Rossa per fini elettorali nè permetterò che qualcuno lo faccia. Rimarrò sempre, invece, un volontario Cri che aderirà fermamente ai suoi Principi, portandoli con me nelle Istituzioni“.

Sabato, durante la festa per il decennale di Fratelli d’Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva annunciato di avere pronta “una rosa di tre nomi”, aggiungendo che “entro lunedì” avrebbe reso noto il candidato per la Regione Lazio.

I nomi nel dossier della Meloni erano, oltre a quello di Rocca, quello dell’europarlamentare Nicola Procaccini, del coordinatore regionale laziale di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini o di Chiara Colosimo, già consigliera regionale eletta alle ultime politiche in Parlamento, molto vicina alla premier Meloni.

Al nome di Rocca si sarebbe arrivati anche dopo dei colloqui che lo stesso presidente della Cri ha avuto con Silvio Berlusconi e con esponenti di primo piano della Lega: obiettivo fondamentale non solo è quello di conquistare la Regione, ma anche evitare le figuracce compiute con le candidature di Enrico Michetti a Roma e Luca Bernardo a Milano alle scorse amministrative, con nomi arrivati in extremis e sconosciuti al “grande pubblico”.

Rocca si troverà a sfidare nel voto del prossimo 12 e 13 febbraio 2023 Alessio D’Amato, assessore uscente alla Sanità nella giunta di Nicola Zingaretti, sostenuto anche dal Terzo Polo, mentre ad oggi è ancora mistero sulla carta che si giocherà il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte per sfidare centrosinistra e destra alle urne.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia