Natale il lockdown, anche se ‘soft’, per circa 24 milioni di italiani. È questo il rischio alla luce degli ultimi dati provenienti dalle Regioni e dal monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, che oggi ha certificato l’indice di contagio Rt ad 1,20 (in leggera diminuzione rispetto all’1,23 della scorsa settimana) e ad una incidenza che invece continua a crescere arrivando a 155 casi per 100mila abitanti, rispetto a 125 per 100mila abitanti della settimana precedente.

Al Friuli Venezia Giulia già in zona gialla si aggiungerà presto anche la provincia autonoma di Bolzano, ma in realtà nella prima fascia di restrizioni potrebbero entrare entro Natale anche Lombardia, Lazio, Veneto e Calabria, col rischio che Friuli e Bolzano addirittura in arancione.

A scriverlo oggi è La Stampa, che spiega come per le festività natalizie siano a rischio lockdown 24 milioni di italiani. A far preoccupare sono ovviamente le terapie intensive e la loro soglia di occupazione: sopra il 10 per cento ci sono Bolzano (17,5%), Friuli Venezia Giulia (14,9%), Marche (12%), Veneto (10,5), mentre la Valle d’Aosta con il 28,3% è la regione con la percentuale più alta percentuale di posti letto in area medica occupata da pazienti Covid-19.

A seguirla, il Friuli Venezia Giulia, con il 23%, e la provincia autonoma di Bolzano con il 19,8%, mentre le altre Regioni sono sotto la soglia d’allerta del 15 per cento, ma il trend è negativo: tra i valori più alti ci sono quelli di Calabria con il 14,1%, Lombardia con il 13,4% e Lazio con il 10,8%.

A livello nazionale invece il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 7,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 2 dicembre) in salita rispetto al 6,2% della scorsa settimana (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 9,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 2 dicembre) contro l’8,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre).

La situazione più grave è ancora nelle regioni di confine, in particolare quelle a Nord Est e le cinque regioni/province autonome con incidenza maggiore sono Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Valle D’Aosta e Trento. L’onda epidemica, dopo Emilia-Romagna e Marche, ha raggiunto anche Lombardia, Lazio e Liguria”, ha spiegato all’Ansa il matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo M. Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

Attualmente col passaggio in zona gialla vi è l’obbligo di mascherina all’aperto, mentre si riducono le capienze di stadi, cinema, teatri e sale da concerto. Dal 6 dicembre è invece prevista la stretta del Super Green pass, che vieterà i luoghi dello svago a chi non è vaccinato o guarito dal Covid-19.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.