Il gruppo “Il Centro“. L’idea di Renzi dopo l’addio a Calenda. Titola così il Corriere della Sera in un articolo sul futuro prossimo di Italia Viva dopo aver archiviato il Terzo Polo con Azione. Renzi fa scattare l’operazione Centro con l’obiettivo di dimostrare “la sua distanza tanto dalla destra che “governa male” quanto dalla sinistra del ‘campo largo’“. L’idea, secondo il quotidiano di via Solferino, è quella di raccogliere le forze riformiste e farle convergere ne il Centro, possibile nome dei nuovi gruppi parlamentari se Calenda confermerà l’intenzione, espressa nei giorni scorsi, di uscire.
Un nome che proverà ad accogliere, in vista delle elezioni Europee in programma a inizio giugno 2024, esponenti moderate del centrodestra (lontani dal sovranismo) che i riformisti del Partito democratico che non si riconoscono nella nuova guida di Elly Schlein. Renzi, secondo il Corriere, ripete nelle chat di partito di non alimentare “nessuna polemica con Calenda. Lasciamo che Carlo litighi da solo. Noi non offriamo il fianco. Per noi conta fare concorrenza a Tajani da una parte e al Pd dall’altra. Perché il centro sia decisivo in Europa come in Italia”.
L’ufficialità sulla separazione da Azione dei gruppi parlamentari arriverà probabilmente dopo l’assemblea dei parlamentari di Italia Viva in programma a inizio settembre dopo la scuola di formazione del partito, prevista dal 5 al 7 settembre a Palermo (il congresso si terrà invece il 15 ottobre). Del gruppo “Il Centro” farebbero parte, al momento, 10 deputati e sei senatori renziani con gli 11 deputati e i 4 senatori di Azione che finirebbero così nel Gruppo Misto. “Il nuovo regolamento del Senato, approvato nella scorsa legislatura per adattare la “macchina” dopo il taglio dei parlamentari, consente di costituire un gruppo con 6 senatori, ai sensi dell’articolo 14, comma 4” precisano da Italia Viva rispedendo al mittente le polemiche sollevata dagli ex, oramai, alleati.
In vista delle Europee e delle liste di Italia Viva, che fa parte del gruppo Renew Europe, guidato dal presidente francese Macron, l’obiettivo di Renzi è esplicito: “Rosicchiare un pezzetto a Forza Italia e al fronte riformista del Pd”. Ma l’obiettivo principale è quello di accogliere esponenti del partito azzurro: “Con Berlusconi era Forza Italia, con Tajani è “Forse Italia”, indeciso a tutto“. L’ex premier -secondo il Corriere- è infatti convinto che verso la fine dell’anno finirà l’”effetto emozionale post Silvio” e che il partito fondato dal Cavaliere calerà molto nei sondaggi.