“L’Italia si sta giocando l’osso del collo perché prima della crisi politica c’è una crisi economica, sanitaria ed educativa senza precedenti”. Sono le parole di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in un video pubblicato sui social poco dopo le 18.30 di mercoledì 27 gennaio per chiarire “con molta nettezza perché la crisi si è aperta oggi”.

“In queste ore il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha cominciato le consultazione al Quirinale per risolvere la crisi di Governo. Troviamo delle mail con domande anche da nostri amici: ‘Matteo ma era proprio necessario aprire la crisi ora? che siamo preoccupati per la pandemia?’ Bene, proprio adesso si gioca il futuro del paese. O risolviamo i punti aperti adesso o condanniamo i nostri figli e i nostri nipoti a vivere nel declino più totale” ha spiegato l’ex premier.

“Il Pil ha un crollo che non ha eguali nella storia repubblicana”, ha aggiunto, sottolineando che “ancora non si vedono tutti gli effetti sull’occupazione perché c’è il blocco dei licenziamenti, quando verrà rimosso vedremo tutti i danni che ci saranno”.

Per Renzi “si può ripartire, ci sono le condizioni: l’Ue ha messo 209 miliardi a disposizione (Recovery Fund ndr). O decidiamo adesso di spendere i soldi o tra un anno sarà troppo tardi. E’ chiaro perché stiamo chiedendo una svolta nella politica economica del Paese e non dare soldi a pioggia in mance e marchette come quelle che ci sono state anche recentemente?”.

“Mentre in Parlamento assistiamo a un autentico scandalo, al tentativo di far passare delle persone non su un’idea ma su una gestione opaca delle relazioni personali e istituzionali, assistiamo alla creazione di gruppi improvvisati, noi siamo qui a dire con forza che, grazie a Teresa, Elena e Ivan, abbiamo rinunciato alle nostre poltrone perché vogliamo far prevalere le nostre idee” ha rimarcato il leader di Italia Viva.

“Per fare politica occorre studiare, conoscere e fare proposte. A noi sta a cuore l’Italia e l’Italia deve ripartire adesso – ha sottolineato -. Solo una cosa non ci possiamo permettere, non vivere questa crisi come una grande opportunità per ripartire. O prepariamo adesso la ripartenza o buttiamo via questa opportunità. Noi continueremo a testa alta a parlare di contenuti e se altri parlano di poltrone, polemizzano sul carattere e ci attaccano con fake news, non è un nostro problema. Noi teniamo la barra dritta, a viso aperto, sulle cose che servono all’Italia non a noi”.

Sui vaccini per Renzi “bisogna sistemare definitivamente la questione. Bisogna sistemare la questione delle primule, che sono come i banchi a rotelle: non servono a niente. Si sono buttati dalla finestra 400 milioni per i banchi a rotelle e allo stesso modo non serve la primula. La terza emergenza forse la prima è quella educativa: siamo il Paese che ha perso più giorni di scuola in Europa. La crisi economica, la crisi sanitaria e la crisi educativa vedono l’Italia purtroppo agli ultimi posti”.

Redazione

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