Una conferenza stampa nel consueto stile controcorrente: 1° agosto, l’Italia – anche politica – si appresta allo stop. Ma Matteo Renzi, come già anticipato stamani, nell’editoriale per il Riformista, propone un “Agosto aperto per ferie”. Un mese durante il quale continuare a fare politica, dopo giorni e settimane in cui, come scritto sui social, nel post che annuncia la conferenza, si parla solo di fuffa, senza affrontare le questioni che attengono al Paese reale. “Sono davvero sconvolto dalla qualità del dibattito politico di questa fase. Abbiamo una serie di problemi che richiederebbero una grande discussione”, dice Renzi.

E così, Renzi avanza tre proposte, con tre firme. Temi veri, sui quali chiede il confronto con chi sente di poterli sostenere. “Siamo gli unici a fare opposizione vera” invece che con le “bandierine in piazza” portando “proposte di legge”, dice.

Innanzitutto, appone la sua firma al disegno di legge di revisione costituzionale relativo all’elezione diretta del Presidente del Consiglio, da scegliere, contestualmente all’elezione delle Camere. Il Sindaco d’Italia è un noto cavallo di battaglia di Matteo Renzi. “Io firmo davanti a voi il ddl di revisione costituzionale: disposizione per l’elezione diretta del presidente del Consiglio dei ministri in Costituzione, che il governo Meloni non ha avuto la forza di fare. Chiacchiera, chiacchiera, ha un grande consenso ma fa melina. Questa proposta di legge è messa agli atti il primo agosto e sulla carta ha la maggioranza. Ricordo anche che era nel programma del terzo polo. Vediamo chi ci sta”, dice durante la conferenza.

Secondo punto affrontato durante l’incontro con i giornalisti: ridurre lo stop agostano del Senato per discutere di Italia Sicura, una proposta che Matteo Renzi ha avanzato fin da inizio legislatura, insieme alla parlamentare Raffaella Paita, coordinatrice nazionale Iv.  “Quando le lacrime del ministro Pichetto Fratin sono nello stesso giorno in cui 16 miliardi di Pnrr sul dissesto idrogeologico vengono spostate, sono lacrime di coccodrillo“, spiega Renzi. Si tratta di una riflessione esposta su queste pagine, quando il Ministro dell’Ambiente ha trattenuto a stento le lacrime dinanzi ai giovani presenti al Festival di Giffoni, che chiedevano risposte a fronte dei danni provocati dagli eventi climatici estremi che hanno sconvolto il Paese. La soluzione c’è, dice Renzi: ripristinare Italia Sicura, la proposta di Renzo Piano. Per mettere in atto questa proposta, Renzi si rivolge al Presidente del Senato, Ignazio La Russa, chiedendo di ridurre lo stop agostano della Camera Alta da cinque a quattro settimane. “Ignazio convochi il Parlamento la settimana prossima e votiamo la proposta di Renzo Piano” sul dissesto idrogeologico”, dice Renzi. “La settimana prossima si cancellino le ferie, si viene in aula e si vota la proposta per ripristino di Casa Italia, Italia sicura contro il dissesto idrogeologico. Oggi alle 15 verrà Musumeci in Aula a fare l’ennesimo discorso su prevenzione, non so se piangeranno anche oggi”, ha aggiunto.

Terzo punto: Renzi annuncia la propria firma ed adesione alla proposta di legge avanzata dalla Cisl, relativa alla partecipazione dei lavoratori agli utili aziendali, per la quale è in corso una raccolta firme e della quale scrive oggi Luigi Sbarra sul nostro quotidiano. Renzi spiega che – entro il contesto del dibattito sul salario minimo – la partecipazione agli utili può davvero incidere sulla vita e le entrate dei lavoratori.  “Si fa un gran discutere di salario minimo. La proposta di legge Conte e altri è assolutamente rispettabile, ma io non la condivido per un motivo semplice: è previsto un fondo pubblico per fare il salario minimo. Vai ad aumentare le tasse di tutti gli altri lavoratori. Io oggi firmo qui la partecipazione al lavoro per una governance di impresa partecipata dai lavoratori. Vuol dire che se fai un bel guadagno a fine anno, detasso l’utile se va in tasca ai lavoratori. Si tratta di uno strumento molto potente contro le disuguaglianze”, conclude Renzi.

Redazione

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