Altro che presunzione d'innocenza
Renzi risponde a Travaglio: “Io imputato, lui pregiudicato: lo disistimo non per questo, ma per l’odio…”
“Il Riformista ha un direttore imputato, il Fatto Quotidiano ha un direttore condannato: orgogliosi di essere diversi, anche in questo”. Matteo Renzi risponde così a Marco Travaglio che “oggi scrive un editoriale per dire che il direttore del Riformista, cioè il sottoscritto, è imputato. Vero: come noto sono davanti al giudice dell’udienza preliminare per Open. Il Fatto Quotidiano invece è guidato da un direttore pregiudicato che si chiama Marco Travaglio” sottolinea l’ex premier.
“In altre parole lui è stato condannato penalmente in via definitiva, cosa che io non sarò mai. Ma non è per questo che lo disistimo” spiega Renzi che chiarisce: “Lo disistimo per il suo carico di odio che tutte le sere esprime in TV contro chi non la pensa come lui”.
Altro che presunzione d’innocenza, Travaglio nel suo editoriale si è scagliato, per l’ennesima volta, sia contro l’editore del Riformista, l’avvocato e imprenditore Alfredo Romeo, che contro l’attuale direttore editoriale Matteo Renzi. La loro colpa? Essere imputati (e non condannati, attenzione).
Nel mirino del pregiudicato Travaglio l’editoriale di Renzi sul processo Open. Editoriale dove spiegava ai lettori che “anche oggi mi presenterò in Tribunale, a Firenze, nell’ambito del “processo Open” per poi aggiungere che “debbo ai lettori una spiegazione sul perché Il Riformista non seguirà questa udienza preliminare, né questo processo”.
“Questo giornale non è il luogo della mia difesa. Mi difendo da solo” ha aggiunto Renzi. Parole che hanno fatto scattare l’ennesima caccia alle streghe di Travaglio.
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