Ma alcune Regioni hanno detto 'no'
Riapertura dei negozi, cosa cambia dal 14 aprile e quali sono le regole da seguire
Non è ancora l’attesa ‘Fase 2’ dell’emergenza Coronavirus, quella attesa soprattutto da commercianti e industriali per poter riaprire a scaglioni le attività, e che dovrebbe iniziare il 4 maggio prossimo, ma da domani parte una prima fase intermedia con poche riaperture e nuove regole da seguire.
LE PRIME RIAPERTURE – Dal 14 aprile, con il decreto del premier Conte che ha prorogato il lockdown fino al prossimo 3 maggio, si apre uno spiraglio per alcuni esserci commerciali e attività industriali. Domani riapriranno (con alcune eccezioni regionali) librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per neonati e bambini.
Ma non solo. Nel testo del Dpcm c’è un importante elenco di attività commerciali e industriali (QUI L’ELENCO COMPLETO), ma in estrema sintesi si tratta principalmente di una divisione in tre maxi-categorie: Commercio al dettaglio, Servizi per la persona, Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali.
LE REGOLE DA SEGUIRE – I fortunati che da domani potranno riaprire i negozi dovranno seguire delle regole sanitarie ben precise per evitare che il Coronavirus possa diffondersi nel loro ambiente lavorativo. Fondamentale ovviamente il distanziamento tra persone, così come l’aerazione dei locali e la loro pulizia, da effettuare due volte al giorno. I negozi e le attività dovranno garantire la disponibilità di sistemi per la disinfezione delle mani, oltre alla mascherine se non si potrà garantire il corretto distanziamento tra clienti. A tal proposito gli accessi ai negozi andranno ‘scaglionati’ con ampliamento delle fasce orarie e, per locali fino a quaranta metri quadrati, si potrà accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori. Per l’acquisto di alimenti e bevande inoltre dovranno essere utilizzati guanti “usa e getta”.
LE MISURE IGIENICO-SANITARIE – Nel Dpcm si fa riferimento anche a una serie di misure igieniche da seguire per fare fronte all’emergenza Coronavirus, tutt’altro che terminata. L’indicazione, come ripetuto da settimane, è quella di lavarsi spesso le mani ed evitare contatti personali, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro. Va ancora evitato categoricamente l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, così come toccarsi bocca, naso ed occhi con le mani.
LE REGIONI CHE HANNO DETTO NO – Come accennato precedentemente, domani non tutti le Regioni permetteranno la riapertura di librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per neonati e bambini. È il caso di Lombardia, Piemonte e Campania: la prima a dire ‘no’ è stata la Regione guidata da Attilio Fontana, che permetterà però l’apertura di negozi per la vendita di articoli per neonati e bambini, così come in Campania, dove il via libera è legato ad aperture scaglionate nel corso della settimana.
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