La riapertura tra le regioni del 3 giugno segna la fine della fase critica dell’emergenza Covid. A seguito dei dubbi e delle polemiche suscitate dalla decisione di riaprire contemporaneamente tutte le regioni, tanto quelle maggiormente colpite quanto quelle che oramai riportano tassi di contagio irrisori, abbiamo intervistato alcuni tra i primi passeggeri giunti a Napoli Centrale, assieme a coloro che per la prima volta dopo mesi hanno potuto spostarsi dalla Campania verso le altre regioni.

In un clima di euforia frenato dalla prudenza, abbiamo raccolto le testimonianze di coloro che hanno viaggiato in questo giorno di riaperture, principalmente per motivi familiari o di lavoro. Pochi infatti i turisti, come sottolineano i tassisti dallo stazionamento prospiciente la Stazione di Piazza Garibaldi. C’è chi torna a trovare la madre malata, chi raggiunge la fidanzata e anche chi ha colto semplicemente l’occasione per fare un giro in città. Numerosi i controlli, con misurazione della temperatura e contingentamento dei flussi di ingresso e di uscita.

Qualcuno fa comodamente colazione al bar. La barista conferma un aumento progressivo dei passeggeri, ma non l’exploit che ci si attendeva. Parenti, amici, lavoratori, ma niente turisti, dunque, nei 16 treni ad alta velocità che oggi hanno raggiunto la stazione di Napoli. Un tassista nutre la speranza che le cose possano cambiare a partire dalle prossime settimane, con la ripresa del traffico aereo da e per Capodichino.