Il vertice con Draghi
Riaperture, venerdì la cabina di regia: sul tavolo ritorno immediato alle zone gialle

Una cabina di regia del governo, presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi, da tenere venerdì sul tema delle riaperture, alla presenza dei capidelegazione delle forze di maggioranza che sostengono l’esecutivo dell’ex numero uno della Bce.
È questa l’ipotesi forte sul tavolo e che circola “nel Palazzo”. Non solo: in attesa di nuovi dati sull’andamento dell’epidemia di Coronavirus nel Paese, secondo l’AdnKronos non è escluso che nel corso della riunione si stabilisca di allentare sin da subito le misure che prevedono l’Italia divisa in rossa e arancione fino a fine mese, ripristinando le zone gialle prima della scadenza-contenuta nell’ultimo decreto del 30 aprile.
A confermarlo sarebbe un ministro tra i più rigoristi citato dall’agenzia: “Se i dati lo consentono, nulla vieta di farlo. Ma bisogna procedere con i piedi di piombo per non annullare gli sforzi fatti sinora”.
Al termine della cabina di regia, secondo quanto appreso, lo stesso Draghi dovrebbe tenere una conferenza stampa.
Domani invece si riunirà la Conferenza delle Regioni, che avrà tra i punti all’ordine del giorno, anche quello relativo all’Emergenza Covid-19 con “valutazioni sull’aggiornamento delle Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative”.
Il punto centrale resta uno, quello della graduale riapertura delle attività, nonostante gli oltre 400 decessi giornalieri per Covid-19. A mostrarsi ottimista sulla questione è il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini: “Credo che già questa settimana definiremo il cronoprogramma per le riaperture. Dobbiamo procedere, con cautela, per evitare di commettere errori e dover richiudere, ma man mano che il tasso di contagi diminuisce e le vaccinazione coprono i più fragili dobbiamo riaprire”.
E a proposito di riaperture, sugli spettacoli dal vivo oggi è stato protagonista del dibattito il ministro Dario Franceschini, nel giorno in cui attori e artisti hanno occupato simbolicamente il Globe Theatre di Roma in segno di protesta, ricevendo anche la sua visita a sorpresa. Il ministro dei Beni culturali ha assicurato che farà “tutto il possibile per garantire una riapertura”, ma in sicurezza.
Il ministro ha ribadito quanto già scritto in una lettera al Cts, il Comitato tecnico scientifico: “Qualora venissero riaperti gli stadi al pubblico per partite di calcio, se nello stesso luogo si svolgesse un concerto le regole dovrebbero essere le stesse, senza differenze”. E fa anche un passo in avanti: “Ho chiesto di ampliare, nelle zone gialle, la capienza dei locali e passare dal 20 al 50%, dunque fino a 500 persone al chiuso e 1000 all’aperto, con la possibilità alle Regioni, di concedere deroghe per luoghi che diano la disponibilità di una capienza maggiore”.
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