Il situazione in Medio Oriente
Riapre il valico di Rafah, Italia in prima fila con i carabinieri: torna la missione civile della Ue al confine
Nella frontiera tra Egitto e Striscia arrivano i nostri carabinieri. Crosetto: “Speranza per la pace”. Riattivata Eubam, l’operazione dell’Unione europea. Presenti anche 12 spagnoli nel contingente

Riapre il valico di frontiera di Rafah tra Egitto e Striscia di Gaza, in modo da consentire il passaggio dei civili palestinesi. Ciò accade nonostante l’apertura fosse programmata per domenica, in base a un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
Inizia così il processo di consolidamento della tregua nella Striscia, e la gestione del valico di Rafah è l’occasione per l’Italia per giocare un ruolo in Medio Oriente. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, postando su X la foto di un carabiniere sul posto al confine, ha parlato di prove di apertura: “Come accade sempre, quando si iniziano percorsi di stabilizzazione e pace, l’Italia c’è, in prima fila, da protagonista. Spesso attraverso la presenza, il lavoro, il sacrificio, delle donne e degli uomini delle Forze Armate e l’impegno del ministero della Difesa. In questo caso i carabinieri. Grazie a loro la speranza di pace diventa percorso di pace”.
Poco dopo è intervenuto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il quale da Belgrado ha annunciato che “stanno arrivando i nostri carabinieri a Rafah, spero di poterli incontrare ad Ashdod quando mi recherò giù per accogliere le navi italiane che portano i beni alimentari e i 15 tir del progetto Food for Gaza”. Il capo della diplomazia italiana ha sottolineato che “nelle prossime ore dovrebbero passare già le prime persone dal valico di Rafah, i primi malati. Questo è un fatto positivo, che si vada verso la seconda fase“. Il titolare della Farnesina ha aggiunto che “i nostri carabinieri sono ben accolti sia da israeliani che da palestinesi, hanno già esperienza perché hanno addestrato la polizia palestinese” e ne sono stati chiesti “altri 200 per formare ancora la polizia dell’Anp”. “Il fatto che già cominci la nostra missione militare è un fatto molto importante, i carabinieri sono una garanzia di equilibrio e di stabilità, così come lo sono qui al confine tra Serbia e Kosovo e così lo saranno a Rafah”, ha concluso Tajani.
Non c’è solo l’Italia a Rafah. Ci saranno anche 12 spagnoli a integrare il contingente della missione dell’Unione europea Eubam. Il gruppo spagnolo è composto da 10 agenti della Guardia civile (di cui 8 specializzati in sicurezza e due in gestione delle frontiere), a cui si aggiungono altri “due membri della missione di nazionalità spagnola” dei quali non è precisato il ruolo specifico. “La riapertura del passo di Rafah, promossa dalla Ue in accordo con Israele, l’Egitto e l’Autorità palestinese, permetterà l’evacuazione di feriti e agevolerà il transito umanitario”, spiega inoltre il comunicato spagnolo, aggiungendo che il paese iberico avrà “un ruolo decisivo” nella missione Ue. Il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Anouar El Anouni, ha spiegato in un briefing con la stampa che “secondo i termini concordati con le parti, il periodo di dispiegamento della missione Eubam al valico di Rafah durerà fino alla fine della prima fase dell’accordo per il cessate il fuoco. Questo è tutto ciò che posso dire in questa fase, senza pregiudicare le fasi successive del cessate il fuoco”.
L’Unione europea ha riavviato la sua missione civile per monitorare il valico di frontiera di Rafah tra Gaza ed Egitto. Il capo della politica estera Ue, Kaja Kallas, lunedì scorso ha annunciato un ampio accordo tra i ministri degli Esteri degli Stati membri sul fatto che la missione di assistenza alle frontiere della Ue possa svolgere un “ruolo decisivo” nel sostenere l’accordo di cessate il fuoco con ostaggi tra Israele e Hamas, entrato in vigore la scorsa settimana. “La missione civile di frontiera della Ue si schiera oggi al valico di Rafah su richiesta dei palestinesi e degli israeliani. Sosterrà il personale di frontiera palestinese e consentirà il trasferimento di individui fuori da Gaza, compresi coloro che necessitano di cure mediche”.
Le foto pubblicate sui social media mostrano personale e veicoli dell’Unione europea al valico di Rafah. Sia i funzionari dell’Anp sia quelli di Hamas affermano che il valico sarà ora gestito da membri dell’Autorità nazionale palestinese e da osservatori europei. Si prevede che 50 combattenti feriti e 50 civili feriti, insieme alle persone che li scortano, saranno autorizzati a passare il valico, insieme ad altre 100 persone (molto probabilmente studenti) a cui sarà consentito il passaggio per motivi umanitari.
Proprio ieri centinaia di egiziani si sono radunati vicino al valico per protestare contro la proposta di Donald Trump, che vorrebbe spostare un gran numero di palestinesi di Gaza in Egitto e in Giordania. I manifestanti hanno sventolato bandiere palestinesi e hanno mostrato la foto del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che ha respinto l’idea dell’inquilino della Casa Bianca.
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