Il caso
“Richiedi i danni se ti ammali in ospedale”, l’Ordine dei Medici contro il volantino che incita i pazienti a fare causa
Circola in corsia e tra i pazienti il particolare volantino pubblicitario di uno studio legale che opera tra Napoli e Milano e che invita a fare causa ai medici. Si tratta di un colorato fumetto, ma quello che c’è scritto nei baloon è un vero e proprio invito a ricorrere alle vie legali che in tempi di pandemia risuona come l’ennesimo attacco ai medici.
Il titolo del fumetto parla chiaro: “Diritto alla salute. Richiedi i danni, se ti ammali in ospedale”. Nella prima vignetta un paziente esce dall’ambulanza con il braccio rotto e trasportato in barella. Dice ai medici del 118: “L’asfalto era bagnato ed ho perso il controllo”. Dunque il paziente arriva in ospedale per un motivo diverso dal Coronavirus. Poi il paziente viene operato e pochi giorni dopo scopre di aver contratto il virus in ospedale.
Il fumetto finisce con lo slogan pubblicitario vero e proprio dello studio legale: “Per fortuna posso individuare i responsabili del mio contagio…attraverso il supporto legale dello studio legale XXX”. E così lo studio cerca di reclutare nuovi clienti tra i pazienti. Una pubblicità che ha scatenato le ire di tutto il personale sanitario.
“Vergognoso come, anche in piena emergenza covid, gli avvocati sciacalli stanno cercando di lucrare sulle disgrazie fomentando i pazienti a fare causa ai medici, l’ultima trovata sono delle vignette che circolano e spiegano come fare causa”, dicono i medici.
Che si tratti di un messaggio fuori luogo ne è convinto Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli che ha invitato i colleghi dell’ordine degli avvocati a vigilare su iniziative di questo tipo: “I contenuti pubblicitari eccedono i limiti della deontologia e della correttezza – ha scritto in una nota – per cui, in tali termini, viene sottoposta alle valutazioni ed alle eventuali iniziative di codesta Federazione e/o degli Ordini territorialmente competenti”.
Già la pagina Facebook dei medici, Nessuno tocchi Ippocrate, aveva invitato la Croce Rossa Italiana a denunciare lo studio legale in questione per l’utilizzo improprio della loro divisa e del loro simbolo”. In un momento in cui le pressioni sono tante, lo stress aumenta con il procedere della pandemia i medici non sono disposti a subire l’ennesimo attacco, anche dagli avvocati.
“Siamo costretti ancora una volta a leggere di campagne denigratorie e diffamatorie, da parte di sedicenti studi legali, a discapito di chi sta reggendo le sorti di un intero impianto sanitario lacunoso e disorganizzato – scrivono i sindacati dei medici – Rigettiamo con forza l’ennesimo tentativo di sciacallaggio nei confronti di professionisti impegnati a tutelare la salute pubblica e a salvare vite umane a discapito della loro vita. Il passo dal medico eroe e al medico colpevole è breve”. E chiedono “pene esemplari”.
Pubblicità di questo tipo si erano diffuse anche ad aprile, durante la prima ondata. All’epoca il Consiglio Nazionale Forense si schierò dalla parte dei medici promettendo vigilanza e controllo. Anche questa volta l’Ordine degli Avvocati scende in campo per collaborare. “Fermo restando il diritto di chi si ritiene danneggiato a intraprendere tutte le iniziative a propria tutela e quindi anche il diritto-dovere degli avvocati all’assistenza – spiega Antonio Tafuri in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno – è ovvio che l’Ordine non approva eventuali iniziative che possano risultare denigratorie verso altre categorie professionali. Quindi certamente esamineremo la segnalazione che ci proviene dai medici. E, se ci saranno gli estremi, trasmetteremo gli atti al Consiglio di disciplina”.
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