Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, saranno nel pomeriggio al Quirinale, secondo quanto confermano fonti qualificate. Il Consiglio dei ministri, nella seduta di mercoledì pomeriggio o in quella del 3 giugno, dovrebbe approvare la riforma della giustizia che prevede la separazione delle carriere e il doppio Csm, e l’incontro potrebbe servire a illustrare i contenuti del ddl costituzionale al presidente della Repubblica Sergio Mattarella o a uno dei consiglieri giuridici del Quirinale.

La riforma, attesa da anni, era nel programma di governo del centrodestra e sul suo iter i parlamentari dei gruppi centristi e garantisti – Matteo Renzi, per Italia Viva e Enrico Costa per Azione – hanno più volte sollecitato un maggior coraggio da parte di via Arenula. I segnali di contrarietà della magistratura sono stati evidenti, come ha confermato il recente congresso Anm di Catania. Il cammino delle riforme che toccano le toghe è sempre ad alta tensione. «Temiamo più di ogni altra cosa l’opposizione giudiziaria», era stata la dichiarazione del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aveva sollevato un polverone di reazioni.

Il Parlamento aveva anche chiesto e ottenuto l’audizione di Crosetto in aula, per chiarire la natura di quella esternazione. Certamente per una mera casualità, l’inchiesta sul centrodestra in Liguria ha preso il via due giorni dopo l’annuncio della legge sulla separazione delle carriere da parte di Palazzo Chigi. Occhi puntati sul Quirinale, adesso.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.