Giustizia
Riforma giustizia, proposta del coordinamento familiari vittime stragi
“Siamo uomini e donne meno fortunati di altri, siamo tanti e ogni anno, purtroppo, destinati a crescere perché i disastri italiani continuano a ritmo incessante. La vita ci ha messo alla prova togliendoci gli affetti più cari, scomparsi sul lavoro, per l’amianto, sotto le macerie di un terremoto, dentro le loro case incendiate da un treno carico di GPL, sotto il crollo di un ponte o di una scuola elementare. Passiamo anni dentro le aule dei Tribunali e sopportiamo processi lunghi e dolorosi. Tutte le associazioni che fanno parte della nostra Rete Nazionale aspettano una giustizia che stenta ad emergere, un diritto sacrosanto che il nostro Stato dovrebbe rispettare perché sancito dalla nostra Costituzione“. Comincia con queste parole il messaggio diffuso in rete dal Comitato Nazionale Familiari Vittime Stragi. Come si può dedurre dal nome, il Comitato è composto dai parenti delle vittime delle stragi creato ai fini di ottenere giustizia. In questi ultimi giorni si è molto discusso in merito alla Riforma della Giustizia, in particolar modo sulla legge relativa alla prescrizione.
I parenti delle vittime colpite dalle stragi hanno voluto diffondere questo comunicato per cercare di trovare una soluzione: “Abbiamo incontrato più volte il Ministro della Giustizia che ci ha ascoltati, ha accolto le nostre richieste sintetizzate in un documento dove chiediamo 4 punti fondamentali che possono portare un contributo alla Riforma della Giustizia. Uno di questi è la prescrizione che finalmente è diventata legge ed entrerà in vigore dal primo gennaio, congelando il decorso una volta chiuso il giudizio di primo grado. La prescrizione ha colpito duramente i processi di molte nostre associazioni e lo farà con altre nel prossimo futuro, cancellando di fatto molti capi di imputazione per cui gli imputati dovrebbero essere giudicati. Per i familiari delle vittime questa legge rappresenta un traguardo importante, è una garanzia per il giusto riconoscimento delle nostre ragioni. Quindi seguiremo con attenzione il dibattito parlamentare dei prossimi giorni, sostenendo il Ministro Alfonso Bonafede, riservandoci di essere presenti davanti alle sedi opportune, nel caso in cui questo importante risultato venga distorto o perda di credibilità“.
Il Coordinamento nazionale “Noi non dimentichiamo“, presieduto da Gloria Puccetti, conta 18 affiliati tra comitati e associazioni: Comitato Matteo Valenti, associazione Vittime della scuola di S.Giuliano di Puglia, Associazione familiari vittime Thyssen Krupp, Associazione 140 familiari Vittime Moby Prince, Comitato familiari Vittime casa dello studente L’Aquila, Il Mondo che vorrei Viareggio, Associazione vittime Salvemini, Associazione 309 martiri dell’Aquila, Comitato ricordo vittime Ponte Morandi, Associazione Ilvadi Taranto, Adele Chiello (crollo torre Genova), Associazione Anna Aloysi incidente ferroviario Andria e Corato, Comitato Emilia Vite scosse, Associazione Il sorriso di Filippo, Fondazione 6 aprile per la vita L’Aquila, Comitato vittime di Rigopiano, Associazione per la memoria del Vajont, Genitori generazione Erasmus 20 marzo 2016. Tutti si sono uniti per far sì che non vengano dimenticati i loro parenti e le perdite che hanno dovuto subire. La Puccetti racconta che l’organizzazione si sta ampliando in quanto “stanno arrivando email di adesioni da associazioni e singoli genitori, madri, padri che si sono visti crollare il mondo addosso per una delle tante stragi d’Italia”.
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