La lettera aperta
“Rinviamo il ritorno in classe, Dad per 2 settimane”, l’appello di 1.500 presidi contro Omicron
Oltre 1.500 dirigenti scolastici italiani hanno lanciato un appello, in controtendenza con le linee guida del governo, per rinviare l’apertura delle scuole di due settimane. E quindi a partire dal prossimo 24 gennaio, oppure fino al contenimento del contagio. “Da due anni lavoriamo incessantemente per garantire un servizio scolastico gravemente provato dalla pandemia. Lo facciamo, insieme ai nostri collaboratori, alle segreterie, ai docenti, al personale ATA, spesso sopperendo alla mancanza delle più basilari condizioni strutturali e organizzative”, si legge nella lettera.
“A pochi giorni dall’inizio delle lezioni dopo la pausa natalizia, durante la quale non ci siamo mai fermati, stiamo assistendo con preoccupazione crescente all’escalation di assenze. Abbiamo personale sospeso perché non in regola con la vaccinazione obbligatoria e, ogni giorno di più, personale positivo al Covid, che non potrà prestare servizio e nemmeno potrà avere, nell’immediato, un sostituto. Si parla di numeri altissimi, mai visti prima. Ci rendiamo conto che sottovalutare la prevedibile ed enorme mancanza di personale determinerà insolubili problemi”.
I presidi in servizio in Italia sono circa ottomila. I firmatari denunciano di non poter gestire e organizzare la mole di lavoro: “In un momento nel quale è necessaria almeno la minima sorveglianza delle classi (per non parlare della didattica, che risulterà in molti casi interrotta), non sapremo, privi di personale, come accogliere e vigilare su bambini e ragazzi. Altrettanta preoccupazione grava sulle probabili assenze del personale ATA. Ci troveremo nell’impossibilità di aprire i piccoli plessi e garantire la sicurezza e la vigilanza”.
A rendere ancora più difficile la situazione il distanziamento, le condizioni nelle classi, i tamponi. E quindi, stando ai firmatari, dirigenti che vanno da Nord a Sud della penisola, “una programmata e provvisoria sospensione delle lezioni in presenza (con l’attivazione di lezioni a distanza) per due settimane è sicuramente preferibile ad una situazione ingestibile che provocherà con certezza frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa”.
Sulla stessa linea le parole del Presidente dell’Asssociazione Presidi (Anp) Antonello Giannelli: “Ho lanciato proposta di dare la possibilità alle famiglie di mettersi in paro con le vaccinazioni ai ragazzi, con 2-3 settimane di Dad. La seconda è di garantire le mascherine Ffp2 a tutti e la terza di effettuare, fino al primo febbraio, una massiccia campagna di testing per verificare se il sistema riesce a praticare i tamponi: ho il sospetto che la tempistica dei test e del tracciamento non sia migliorata rispetto al passato e c’è il rischio che la scuola abbia notizia dei risultati dei tamponi effettuati solo diversi giorni dopo”.
Giannelli ha parlato a SkyTg24. “Adesso è passato il principio per cui gli alunni di medie e superiori non vaccinati resteranno a casa da un certo numero di contagi in su. Non è una misura che mi piace, si poteva introdurre con gradualità, per esempio cominciare così dal primo febbraio, dando a tutti il tempo per vaccinarsi: per questo nel frattempo avevamo proposto la Dad”.
Le regole del governo
Le regole previste dal governo non sono cambiate per gli asili nido e le scuole dell’infanzia: in presenza di un positivo nella sezione o gruppo classi per 10 giorni le attività sono interrotte – la fascia di età non è vaccinata e a scuola non portano mascherina mentre il personale a contatto indossa l’FFP2; alla scuola primaria in caso di un positivo si attiva la sorveglianza con tampone antigenico o molecolare subito e dopo cinque giorni; con due casi o più la classe va in Dad per 10 giorni – la percentuale dei vaccinati è ancora troppo bassa; alle medie e alle superiori il protocollo prevede autosorveglianza con obbligo di FFP2 al primo caso, quarantena e Dad al secondo caso di positività per i compagni non vaccinati o i vaccinati e guariti da oltre 120 giorni mentre per gli altri si va in Dad per 10 giorni soltanto al terzo caso di positività – fino al 28 febbraio gli studenti di medie e superiori potranno fare il test di tracciamento gratis preso le farmacie con ricetta del medico di base o pediatra.
Le università
Il ministero dell’Università e della Ricerca ha inviato a tutti gli atenei una nota in merito allo svolgimento delle prossime prove, sedute di laurea ed esami. Il ministero ha previsto che, laddove necessario, le università potranno prevedere lo svolgimento con modalità a distanza delle prove, delle sedute di laurea e degli esami di profitto programmati per la sessione di gennaio e di febbraio, garantendo il rispetto delle specifiche esigenze formative degli studenti con disabilità e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento. Il Consiglio dei Ministri ha inoltre deliberato l’estensione dell’obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per gli studenti vale il precedente obbligo di Green Pass.
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