È arrivata la notizia che tutti si aspettavano ormai da tempo. Il Salone Internazionale del Libro di Torino è stato annullato. Anche se soltanto nelle date in cui era stato programmato, dal 14 al 18 maggio al Lingotto Fiere del capoluogo piemontese. L’appuntamento, specifica l’organizzazione in un comunicato, è però soltanto rimandato.

“Il Salone Internazionale del Libro di Torino – si legge  – anche quest’anno si farà e sarà una grande occasione di incontro tra autori, editori e lettori. L’organizzazione sta lavorando con la passione di sempre all’edizione 2020, ma per poter continuare a essere un punto di riferimento di questa straordinaria comunità – continua il comunicato –  il Salone del Libro deve prima di tutto garantire le condizioni di sicurezza e di salute del suo pubblico, dei suoi espositori e del personale che vi lavora”. Vista la situazione di emergenza l’appuntamento di maggio è stato quindi automaticamente annullato. Le nuove date saranno scelte, di concerto che le istituzioni quali la Regione Piemonte e il Comune di Torino, dopo il 3 aprile 2020, data terminale del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri in vigore, e di conseguenza annunciate “non appena sarà possibile una valutazione esaustiva degli scenari futuri”.

“In un momento di grande sacrificio da parte di tutti gli italiani – continua la nota – il Salone vuole esprimere la sua più sentita vicinanza a coloro che stanno vivendo in prima persona gli effetti dell’emergenza: i malati, i loro cari, così come tutto il personale sanitario e le istituzioni che lavorano senza sosta per la salute e la sicurezza di tutti”.

Affida ai social le sue considerazioni lo scrittore Nicola Lagioia, premio Strega nel 2015 e direttore del Salone del Libro di Torino dal 2016: “Di solito si dice che si assicura il normale svolgimento di una manifestazione, noi lavoriamo per cercare di assicurare lo straordinario svolgimento del Salone, sperando possa essere per tutti il Salone del ritorno alla vita”.

Redazione

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