Inizia con il botto la primavera al Csm
Risiko nomine: tra antimafia e procura di Milano la primavera calda delle toghe
Inizia con il botto la primavera al Csm. Agli inizi del prossimo mese sono previste le audizioni dei candidati alla nomina del nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, in sostituzione di Federico Cafiero De Raho andato in pensione lo scorso febbraio. Gli aspiranti al posto di super pm dovranno illustrare ai consiglieri del Csm come intendono gestire e organizzare la Procura nazionale. E, ad esempio, catturare il super boss Matteo Messina Denaro, latitante da oltre 25 anni.
Il più gettonato per prendere il posto di Cafiero De Raho è certamente il procuratore di Napoli Giovanni Melillo. Magistrato esperto, Melillo è stato anche capo di gabinetto del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Oltre a lui hanno fatto domanda il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il procuratore nazionale aggiunto Giovanni Russo, il Pg di Firenze Marcello Viola e altri tre procuratori: Carmelo Zuccaro (Catania), Maurizio De Lucia (Messina) e Leonardo Leone De Castris (Lecce). La nomina del nuovo capo della Procura nazionale antimafia si interseca con quella del procuratore di Milano. Negli stessi giorni delle audizioni è, infatti, in calendario al Csm il voto in Plenum sul successore di Francesco Greco. In pole è al momento Viola che ha ottenuto due voti in commissione per gli incarichi direttivi. La Procura di Milano è adesso retta dall’aggiunto Riccardo Targetti. Quest’ultimo, però, a metà aprile andrà in pensione per raggiunti limiti di età.
A succedergli come facente funzioni in attesa del nuovo procuratore vi sarebbe Fabio De Pasquale, il pm più anziano in servizio. Il suo incarico, anche se temporaneo, sarebbe comunque fonte di grande imbarazzo essendo il magistrato accusato di aver nascosto prove a favore dei suoi indagati nel processo Eni-Nigeria. A ciò si deve aggiungere che dopo l’archiviazione generalizzata per tutti gli imputati di quel processo si era scatenata la “rivolta” fra i vari pm milanesi sommersi per anni dai fascicoli per permettergli di portare avanti l’inchiesta su questa presunta maxi tangente mai pagata. Per evitare strumentalizzazioni al Csm hanno deciso di accelerare e di chiudere prima di Pasqua.
Il risiko togato prevede poi a stretto giro la scelta del nuovo procuratore di Palermo, posto lasciato libero da Francesco Lo Voi nominato procuratore di Roma. Per chiudere in bellezza, prima dell’estate, il voto sul nuovo procuratore generale della Cassazione. Giovanni Salvi lascerà a luglio dopo aver compiuto settanta anni. Ieri, infine, la sezione disciplinare del Csm ha deciso di sollevare il conflitto di competenze davanti alla Consulta circa il disciplinare del giudice Cosimo Ferri, ora deputato di Italia Viva. Il Parlamento nelle scorse settimane aveva bocciato l’utilizzo nei suoi confronti delle telefonate registrate con il trojan inserito nel telefono di Luca Palamara.
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