La notte di violenza
Rissa in discoteca, Giuseppe in fin di vita a 19 anni per una sassata alla testa

Giuseppe Checchia a 19 anni combatte tra la vita e la morte dopo una serata in discoteca in provincia di Modena. È stato colpito alla testa con una sassata, è ricoverato all’ospedale di Baggiovara in condizioni disperate, il suo quadro clinico resta gravissimo. I medici proveranno a svegliarlo ma la situazione resta critica, è ancora in Rianimazione. Sulla vicenda indagano i carabinieri, che avrebbero individuato una dozzina di presunti aggressori.
La serata di violenza è esplosa sabato scorso: serata di chiusura della stagione estiva del Rockville di Castellarano. Il 19enne era arrivato al locale con gli amici, dopo non aver trovato posto in un altro locale. Era la sua seconda volta al Rockville. L’ingresso era gratuito, tantissima gente. Non è chiaro per quale motivo sia esplosa la rissa, il parapiglia che ha portato al ferimento. Secondo la madre del ragazzo, che ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera, il figlio aveva provato ad allontanarsi con altri amici ma sarebbe stato raggiunto e aggredito da una comitiva con la quale gli amici si erano scontrati.
“Non me ne capacito. So solo che Giuseppe e i suoi amici erano andati lì per ballare, mai pensando di trovarsi coinvolti in una rissa. Mi hanno raccontato che le provocazioni sono iniziate già dentro il locale. Presi di mira da un gruppo di almeno quaranta ragazzi. Li spingevano fuori dalla pista, li urtavano in continuazione cercavano di provocarli”, ha raccontato Domenica Basile parlando di tentato omicidio. “Uno di loro ha sollevato un masso, lì ce ne sono tanti perché è una zona collinare, e lo ha scagliato. Il ragazzo che era con mio figlio l’ha visto stramazzare a terra in un lago di sangue. Giuseppe è svenuto due volte mentre i suoi amici lo portavano d’urgenza in ospedale, a Sassuolo. Prima di perdere conoscenza ha avuto la lucidità di dare il numero di cellulare del fratello ai medici. Non ha dato il mio perché sapeva che sarei morta di crepacuore …”.
Gli amici hanno portato il 19enne prima all’ospedale a Sassuolo. La situazione ha reso necessario il trasferimento a Baggiovara. I sanitari hanno denunciato il fatto ai carabinieri che hanno così avviato le indagini. La dinamica è ancora tutta da chiarire ma secondo le prime ricostruzioni dei militari la rissa sarebbe esplosa tra due diverse compagnie di giovani venuti a contatto. La madre non è ancora riuscita a vedere il figlio, sottoposto a un intervento di urgenza per ridurre un ematoma al cervello.
“Chi ha lanciato quel masso l’ha fatto per uccidere, un conto è una scazzottata tra ragazzi, ma qui siamo in presenza di una volontà omicida. È inaccettabile, il responsabile la deve pagare”. Al vaglio delle forze dell’ordine le immagini delle telecamere di videosorveglianza: il sistema era stato rafforzato l’anno scorso dopo che si era verificata una rissa con un gruppo di giovani che aveva aggredito e provato a rapinare un gruppo di coetanei. In quella occasione era stato sparato in aria un colpo da una pistola scacciacani.
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