Presidenziali Argentina, Sergio Massa vince al primo turno col 36.6%. Milei sotto le aspettative | Ballottaggio il 19 novembre

Sarà il ballottaggio del 19 novembre a decidere le elezioni presidenziali in Argentina. Da una parte Sergio Massa, il ministro centrista dell’Economia, dall’altra Javier Milei, l’ultraliberale “antisistema”: uno dei due assumerà la carica il 10 dicembre.

I risultati delle elezioni di ieri sono arrivate nella notte, con oltre il 97% dei voti scrutinati, Sergio Massa ha ottenuto il primo posto con il 36,6% dei voti, in vantaggio rispetto a Javier Milei fermo al 30%. A 51 anni, Massa – il candidato del blocco di governo di orientamento centrosinistra Union por la Patria – è riuscito a superare le sfide di un’economia in difficoltà e un tasso di inflazione record al 138%; l’economista Milei invece aveva fatto il suo ingresso nella scena politica solo due anni fa (qui il suo profilo) ma la sua performance è stata inferiore rispetto alle previsioni dei sondaggi. Patricia Bullrich (Juntos por el Cambio) candidata del blocco di opposizione di orientamento centrodestra e ex ministra della Sicurezza, sostenuta dall’ex presidente liberale Mauricio Macri, è stata eliminata dalla corsa presidenziale ottenendo il 23,8% dei voti.

Massa sente già il profumo della vittoria: “Quando il 10 dicembre sarò presidente voglio convocare un governo di unità nazionale che metta fine alla storica ‘grieta’ (divisione profonda) fra gli argentini, sulla base della scelta delle personalità migliori del nostro Paese e non della loro appartenenza politica”, questa la proposta formulata nel suo primo discorso da vincitore del primo turno delle elezioni. Decisivo il fattore affluenza, ferma al 74%,  la più bassa dal ritorno alla democrazia. Finora, il minimo storico era stato registrato nel 2007, quando si recò alle urne il 76,20% degli elettori al primo turno e diede la vittoria a Cristina Fernandez.