“Le carte non mentono: la Regione Lombardia ha dato piena e pronta attuazione alle linee guida del Ministero della Salute del 22 gennaio che avevano per oggetto le modalità di presa in carico dei cittadini al rientro dalla Cina e i loro contatti che presentavano sintomi riferibili al Covid, trasmettendole a tutti i rappresentanti del sistema socio-sanitario il 23 gennaio Ogni altra ricostruzione su ritardi e omissioni è priva di fondamento, vergognosa e strumentale“. Arriva nel pomeriggio la smentita dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera in relazione alla denuncia dei medici di base, apparsa su alcuni quotidiani, che lamentavano si non aver ricevuto da subito linee guida dalla Regione sull’emergenza coronavirus.
“La segnalazione – continua Gallera – era stata diffusa alle Aziende Socio Sanitarie Territoriali e alle Agenzie di Tutela della Salute, alle Case di Cura accreditate, ai direttori di U.O. e di Dipartimento Malattie infettive e laboratori. Le ATS avevano immediatamente informato tutti i Medici di Base e i Pediatri di Libera Scelta. La circolare trasmessa indicava già le procedure di ‘Diagnosi di caso sospetto’, le procedure di ‘Segnalazione alle autorità’ sanitarie”.
Secondo la ricostruzione fornita dall’assessore lombardo, il 27 gennaiio la Regione Lombardia diramava una nuova comunicazione indicando anche i 17 reparti di malattie infettive che avrebbero preso in carico i pazienti, distribuiti su tutto il territorio regionale. Tale informativa venne trasmessa anche al Presidente degli Ordini dei Medici lombardi. Tant’è’ che pochi giorni dopo, il 20 febbraio, prosegue Gallera, proprio l’Ordine dei Medici di Milano organizzò un convegno specifico su questo argomento, invitando come relatore un rappresentante del Dipartimento di Prevenzione dell’ATS di Milano”
“Prima del caso di Codogno – conclude l’assessore – sono stati eseguiti 100 tamponi a cittadini con i requisiti indicati dalle prescrizioni ministeriali (provenienti dalla Cina, o loro contatti) secondo le procedure stabilite. Le analisi, fino ad allora, avevano sempre dato esito negativo”.