Gli annunci roboanti, le minacce ai generali di Putin, l’occupazione facile di Rostov e l’avanzata quasi su un tappeto rosso verso Mosca. Una giornata paradossale quella vissuta in Russia. Nel giro di poche ore si è passati dalla guerra civile alla nuova unità di intenti contro l’Ucraina e l’Occidente. E’ la sintesi delle 24 ore della rivolta farsa del gruppo Wagner:

Siamo 25mila pronti a morire. Non è un colpo di Stato ma una marcia della giustizia“. Dopo mesi di minacce e insulti ai vertici militari di Vladimir Putin per come hanno gestito e stanno gestendo l’invasione russa in Ucraina, oltre ad armi e viveri non forniti alla sua Brigata, il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin passa direttamente all’attacco e dichiara guerra ai vertici militari di Mosca, lanciando un appello a “fermare” i capi delle forze armate russi dopo aver accusato le truppe regolari di aver bombardato gli accampamenti dei suoi combattenti , su ordine del ministro della Difesa Sergei Shoigu facendo “un numero enorme” di morti.

Prigozhin annuncia di aver preso il controllo della città russa di Rostov, al confine con l’Ucraina e a 950 chilometri da Mosca, e di essere intenzionato ad arrivare fino alla capitale se se il ministro della Difesa, Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov, non accetteranno di incontrarlo. “Siamo arrivati qui, vogliamo vedere il capo di Stato Maggiore e Shoigu. Se non vengono, bloccheremo la città di Rostov e ci dirigeremo verso Mosca”, ha detto Yevgeny Prigozhin in un messaggio audio da Rostov. Lo stesso Prigozhin ha poi affermato che Gerasimov è fuggito “quando ha scoperto che ci stavamo avvicinando all’edificio”.

“Prigozhin accetta di fermare marcia su Mosca dopo colloqui con Lukashenko”

Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa Tass, il leader del gruppo paramilitare Wagner Prigozhin avrebbe accettato di interrompere la marcia che i suoi mercenari hanno intrapreso diretti verso Mosca, capitale della Russia, dopo un colloquio telefonico con il leader bielorusso, Aleksandr Lukashenko. Alla base della decisione di fermarsi, l’individuazione di una soluzione accettabile per risolvere la situazione, con annesse anche delle garanzie di sicurezza per i combattenti del gruppo Wagner. I negoziati tra Lukashenko e Prigozhin sono andati avanti tutto il giorno, ha aggiunto il servizio stampa della presidenza bielorussa.

Prigozhin: “Torniamo indietro, basta spargimento sangue russo”

I miliziani della Wagner sono arrivati “a 200 chilometri da Mosca” ma ora fanno “marcia indietro”, tornando verso sud per evitare “spargimento di sangue russo” da una parte o dall’altra. Lo afferma in un nuovo audio Yevgeny Prigozhin.

Zelensky: “Mondo ha visto caos Russia”

Oggi il mondo ha visto che i capi della Russia non controllano nulla. Niente di niente. Caos totale. Assenza totale di qualsiasi prevedibilità”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a proposito della rivolta del capo del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin. Quest’ultimo ha annunciato poco fa che ha deciso di fermare l’avanzata di Wagner verso Mosca per evitare uno spargimento di sangue russo.

La marcia su Mosca della Wagner, la propaganda (“arriveranno alle 21”) e la capitale blindata: “Putin non è scappato”

Il colpo di Stato. La guerra civile. La marcia quasi indisturbata verso Mosca. La rivoluzione oltre 100 anni dopo e così via. Media, social e analisti scatenati dopo l’annuncio del gruppo Wagner, attraverso il suo leader Yevgeny Prigozhin, dell’occupazione strategica di Rostov, città al confine con l’Ucraina e a ben 950 chilometri da Mosca e dell’intenzione di voler marciare verso la capitale se non ci sarà un passo indietro dei generali di Putin, a partire dal ministro della Difesa Sergei Shoigu.

Il punto di Lorenzo Vita sulla situazione in Russia dopo l’insurrezione degli uomini della Wagner

“La guerra civile è iniziata”

“La guerra civile è ufficialmente iniziata” si legge in un messaggio del gruppo Wagner diffuso in uno dei profili Telegram dove si fa riferimento all’attacco subito da un convoglio della compagnia nella regione russa di Voronezh che si trova a metà strada tra Rostov e Mosca, nel sud ovest della Russia dove i mercenari della Wagner sarebbero avanzati.

Wagner che sostiene di aver abbattuto nelle scorse ore a Voronezh un elicottero russo. Una circostanza motivata dal bombardamento russo nella città che si trova sulla strada per Mosca. Bombardamento avvenuto nei pressi di un deposito di carburante presumibilmente usato dalla Wagner. Lo riporta su Twitter il Kyiv Post pubblicando anche immagini del deposito in fiamme e spiegando che in questo modo Mosca intende bloccare alle forze dell’esercito privato, che sarebbe in marcia verso la capitale, l’accesso al carburante.

A seguito della rivolta armata da parte dei mercenari di Wagner, le autorità di Voronezh confermano i combattimenti nella regione sud occidentale russa. “Nell’ambito dell’operazione anti-terrorismo, le forze armate russe stanno conducendo le necessarie misure operative di combattimento nel territorio di Voronezh”, scrive su Telegram il governatore Alexander Goosev, assicurando che continuerà a “fornire informazioni sugli sviluppi della situazione”. Nelle scorse ore, i miliziani di Wagner hanno rivendicato di avere occupato installazioni militari nella regione di Voronezh dove questa mattina sono scattate, come nella regione di Mosca, le misure anti-terrorismo.

Esplosioni a Rostov e civili in fuga

A Rostov testimoni oculari su diversi e popolari canali Telegram russi riferiscono di spari ed esplosioni udite vicino alla sede del distretto militare meridionale. I video che circolano sui social mostrano gente spaventata e in fuga.

Un’esplosione è avvenuta nel quartier generale militare di Rostov. Secondo quanto scrivono diversi media ucraini su Telegram, l’esplosione è stata seguita da colpi d’arma da fuoco. In filmati postati sui media si vede gente che fugge dalla zona dell’esplosione. Ad allontanarsi è anche un giornalista dell’emittente statale Russia Today, che nel video poi si ferma e pone domande ad alcuni testimoni dell’esplosione. La deflagrazione si sarebbe verificata presso una base dell’esercito, racconta il cronista, correndo: “Ci stiamo allontanando il più possibile”. E’ possibile che la base sia sotto il controllo di Wagner, come riferito dal gruppo.

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha annunciato che “per contrastare questa sfida, è necessario che i militari, le forze di sicurezza, i governatori e la popolazione civile si stringano attorno al leader nazionale”, dichiarando inoltre che “i soldati del ministero della Difesa e le unità cecene della Guardia Nazionale sono già partiti per le zone di tensione. Faremo di tutto per preservare l’unità della Russia e per proteggere l’unità dello Stato!” ha concluso Kadyrov

Putin “è al Cremlino”. Giallo su aerei governativi a San Pietroburgo

Smentite le voci di fuga dei vertici russi dal Cremlino a Mosca. “Medvedev, i suoi assistenti e la segreteria sono al loro posto di lavoro e stanno svolgendo i loro compiti”, ha detto il portavoce dell’ex presidente ai giornalisti come riportano le agenzie russe. Anche il portavoce di Vladimir Putin ha assicurato che “il presidente è a lavoro al Cremlino”.

Intanto un aereo presidenziale russo sarebbe decollato da Mosca e già atterrato a San Pietroburgo. Lo scrive Fontanka, giornale di San Pietroburgo che cita dati di FlightRadar24. Non è chiaro se il presidente Vladimir Putin sia a bordo. Sarebbe atterrato anche un altro degli aerei governativi, un Airbus RSD523.

Secondo i dati di FlightRadar l’aereo speciale Il96-300PU (Point of Control) era decollato alle 14:16 ora di Mosca. L’aereo presidenziale è equipaggiato per controllare le Forze Armate.

Bloccati social del Gruppo Wagner

L’Autorità russa di controllo delle telecomunicazioni ha bloccato i social network del Gruppo Wagner per impedire la diffusione di appelli a partecipare alla rivolta dei mercenari guidati da Yevgeny Prigozhin. Lo riporta la Tass

“Guerra civile” in Russia, gli italiani a Rostov e l’assalto ai supermercati: “Situazione surreale”

Sono circa 5.600 gli italiani presenti in Russia, una trentina quelli residenti a Rostov, città da poche ore sotto il controllo del gruppo Wagner guidato da Yevgeny Prigozhin. A fare il punto della situazione, dopo l’inizio della “guerra civile” nel Paese governato da Putin, è il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. “Stiamo seguendo con grande attenzione da ieri sera tutto ciò che accade nella Federazione russa. Gli italiani sono stati invitati a non spostarsi dalle loro case se non motivi eccezionali, quindi invito a grande prudenza”.

L’Ambasciata italiana a Mosca ha rivolto l’appello ai connazionali presenti nelle regioni russe di Rostov e Voronezh perché restino “al riparo” e si tengano “informati sugli sviluppi”. “A chi è fuori da Rostov e da Voronezh si raccomanda di non recarsi nella regione”, aggiunge l’Ambasciata. Gli italiani presenti a Rostov sarebbero circa una trentina. Secondo quanto apprende l’ANSA, al momento non si registrano problemi per i connazionali sul posto.

G7, ministri riuniti per “uno cambio di opinioni”

I ministri degli Affari esteri del G7 si sono riuniti per “uno scambio opinioni sulla situazione in Russia”, dopo che il leader della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin, si è ribellato alle truppe regolari. Lo ha annunciato il capo della diplomazia dell’UE, Josep Borrell. Non è stato fornito alcun dettaglio sul contenuto di questo scambio di opinioni. Berlino ha confermato che la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha “appena discusso la situazione” con i suoi omologhi del G7.

L’arrivo a Rostov e l’irruzione nel quartier generale

“Siamo all’interno del quartier generale dell’esercito, sono le 7:30 (04:30 GMT): i siti militari a Rostov, incluso un aeroporto, sono sotto il nostro controllo” ha dichiarato in un video su Telegram. Prigozhin in precedenza aveva affermato che le forze di Wagner sono entrate in Russia dal fronte ucraino, e ha promesso di rovesciare la leadership militare russa, aggiungendo che lui e migliaia dei suoi combattenti, circa 25mila, sono “pronti a morire”.

Ieri sera, dopo aver denunciato un attacco dall’esercito russo contro un accampamento allestito da Wagner in Ucraina, Prigozhin aveva lanciato gravi accuse contro i vertici delle forze armate russe, a suo avviso rei di mentire sull’andamento dell’offensiva, e aveva invitato la popolazione russa a ribellarsi.

Le bugie sulla guerra: “Persi territori, morti più soldati”

Il quartier generale militare russo a Rostov è una base logistica chiave per l’offensiva in Ucraina. Prigozhin ha spiegato che gli aerei che prendono parte all’offensiva ucraina “stanno partendo normalmente” dall’aeroporto.

“Abbiamo preso l’aeroporto sotto controllo in modo che l’aviazione d’attacco non colpisse noi, ma colpisse gli ucraini”, ha detto Prigozhin, invitando i russi a non credere a ciò che viene loro detto dalla televisione di stato: “Un’enorme quantità di territorio è persa. I soldati sono stati uccisi, tre, quattro volte di più di quanto si dice nei documenti mostrati dai vertici”, ha aggiunto.

Il discorso di Prigozhin smonta la propaganda russa: “Non stiamo vincendo, catastrofe morti. Putin non sa molte cose”

Le autorità di Rostov hanno invitato i residenti a rimanere a casa. La Russia ha aperto un procedimento penale contro Prigozhin, accusandolo di aver tentato di avviare una “ribellione armata”.

Il discorso di Putin, Prigozhin “ha tradito per ambizione, sarà punito”

Vladimir Putin, in un discorso alla nazione pronunciato in tv, ha accusato il fondatore del gruppo militare privato Evgeny Prigozhin di tradimento: senza citarlo direttamente, il presidente russo ha parlato di “ambizioni che hanno portato al tradimento del paese“. “Chi ha organizzato l’insurrezione armata risponderà di quanto fatto”, ha affermato Putin in un messaggio alla nazione dopo la ribellione del capo dei mercenari Wagner, i cui uomini hanno occupato Rostov, dove si trova il quartier generale del Distretto militare meridionale e della cosiddetta “operazione militare speciale” in l’Ucraina. “Ripeto: qualsiasi insurrezione interna è un colpo alla Russia e al suo popolo” e chi si è messo su questa strada “sarà inevitabilmente punito”.

“Una pugnalata alle spalle”

“La ribellione armata” della Wagner è “una pugnalata alle spalle del Paese e del popolo” sottolinea Putin che parla di “tradimento” e di “ammutinamento armato” da parte dei mercenari di Wagner. Il capo del Cremlino ha annunciato “un’azione decisiva” per stabilizzare la situazione a Rostov sul Don. “Le autorità russe non permetteranno che si ripeta una spaccatura della società nel Paese e proteggeranno il popolo” ha assicurato presidente russo che ha ricordato il colpo inferto alla Russia nel 1917, quando il Paese stava conducendo la Prima Guerra Mondiale. “Non permetteremo che ciò accada di nuovo, proteggeremo sia il nostro popolo che la nostra statualità da qualsiasi minaccia”, ha sottolineato Putin.

“A Rostov situazione difficile”

“Saranno adottate azioni ferme per stabilizzare la situazione a Rostov sul Don. La situazione resta difficile” ha ammesso Putin, sottolineando che “il lavoro degli organi di governo civili e militari è stato di fatto bloccato”.

Putin ha sentito al telefono il collega bielorusso, Aleksandr Lukashenko, e lo ha informato della situazione nel Paese. Lo riporta l’agenzia ufficiale di Minsk, Belta.

Sui canali Telegram indipendenti stanno girando fotografie che proverebbero che nella zona sud-est della capitale russa si stiano preparando delle fortificazioni in vista del possibile scontro con i mercenari della Wagner.

Allerta sicurezza a Mosca a Rostov

Le forze dell’ordine russe stanno facendo tutto il necessario per garantire la sicurezza dei residenti della regione di Rostov. Lo ha dichiarato il governatore della regione, Vasily Golubev, sul suo canale Telegram dopo l’annuncio del capo del gruppo paramilitare Wagner Prigozhin che ha fatto sapere di essere arrivato al quartier generale dell’esercito russo nella città, centro chiave per l’assalto dell’esercito di Mosca all’Ucraina, e di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto.

Intanto Sergey Sobyanin, sindaco di Mosca, ha annunciato l’attuazione di “misure anti-terrorismo” per le strade della capitale russa, compresi i posti di blocco e i controlli dei veicoli. La Piazza Rossa e il Mausoleo di Lenin saranno chiusi ai visitatori il 24 giugno “a causa di eventi”: lo riporta Ria Novosti citando il dipartimento stampa e pubbliche relazioni del Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa.

Il procuratore generale, Igor Krasnov, ha riferito al presidente russo Vladimir Putin dell’apertura di un procedimento penale sul tentativo di organizzare una ribellione armata. Lo ha detto l’addetto stampa del leader russo Dmitry Peskov, secondo quanto riferito dai media. “Il procuratore generale della Federazione Russa Krasnov ha riferito a Putin nel contesto dell’avvio di un procedimento penale in relazione al tentativo di organizzare una ribellione armata”, ha detto Peskov.

Kadyrov contro Prigozhin: “Vile tradimento, va schiacciato”

Il leader e comandante ceceno Ramzan Kadyrov sottolinea che quello attuato da Yevgney Prigozhin è “un vile tradimento”, un “ammutinamento” che deve essere “schiacciato”, assicurando di essere pronto a collaborare per mettere fine alla ribellione. Tutto ciò che sta accadendo in Russia “è un coltello nella schiena e una vera ribellione militare”.

Kadyrov, sul suo canale Telegram, ha spiegato che “la guerra non è il momento per esprimere lamentele personali e risolvere le controversie nelle nostre retrovie. Le retrovie devono restare sempre calme e affidabili”.

Ucraina: “E’ solo l’inizio, o cade Prigozhin o i suoi rivali”

Quello che sta accadendo in Russia “è solo l’inizio”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak, commentando le minacce del capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, contro l’establishment militare russo. “La divisione tra le élite è troppo evidente – prosegue -. Non funzionerà mettersi d’accordo e fingere che tutto sia sistemato. Qualcuno deve sicuramente perdere: o Prigozhin, o il collettivo ‘anti-Prigozhin'”. Podolyak parla di una “operazione antiterrorismo di Prigozhin che sul territorio della Russia ha già portato alla cattura di Rostov” e di “una serie di autostrade federali”.

Zelensky: “La debolezza è evidente, nessuna bugia può nasconderla: chi sceglie la via del male distrugge se stesso”

Chi sceglie la via del male distrugge se stesso“: inizia così il tweet delle 11.55 di sabato mattina con cui il Presidente Zelesnky commenta finalmente, dopo quasi 24 ore, l’ammutinamento di Prigozhin e della sua brigata Wagner, contro il governo russo ed il Presidente Putin. “La debolezza della Russia è evidente”.

Macron segue sviluppi

Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, sta seguendo “attentamente” gli sviluppi della situazione in Russia, dove e’ in corso una rivolta condotta dal gruppo paramilitare Wagner. Lo si legge in una nota dell’Eliseo. “Il presidente sta monitorando la situazione attentamente. Restiamo concentrati sul sostegno all’Ucraina”, afferma la presidenza francese.

007 Regno Unito: “Da Prigozhin sfida significativa, parte esercito con insorti”

La ribellione aperta di Yevgeny Prigozhin rappresenta “la sfida più significativa allo Stato russo” nella storia recente. Lo sostiene l’intelligence britannica nel rapporto quotidiano dedicato alla guerra in Ucraina. Secondo Londra, i reparti Wagner sono rientrati in territorio russo attraversando il confine ucraino in più punti e mirano, dopo Rostov, verso Voronezh, con l’intenzione poi di “raggiungere Mosca”. Un progetto il cui fallimento dipende ora dalla lealtà al Cremlino “della Guardia Nazionale”, prosegue il rapporto, stando al quale alcune unità dell’esercito avrebbero mostrato inizialmente “acquiescenza” verso gli insorti.

Usa, Biden segue sviluppi e si consulterà con alleati

La Casa Bianca sta “monitorando la situazione” in Russia dopo la sfida lanciata dal leader del gruppo Wagner contro la leadership militare russa, tra cui il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov. Lo riporta la Cnn che cita il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano Adam Hodge, secondo cui Washington sta “monitorando la situazione” e si consulterà “con alleati e partner su questi sviluppi”. Il presidente americano, Joe Biden, ha aggiunto Hodge, è stato informato sulla situazione in Russia e sta seguendo l’evolversi degli sviluppi.

Sunak, riunione d’emergenza: “Responsabilità nel proteggere i civili”

Il governo britannico terrà una riunione d’emergenza del Cobra per discutere della situazione in Russia, secondo quanto riportato da Reuters. La riunione d’emergenza è stata indetta dal Primo Ministro Rishi Sunak, che ha dichiarato che il n. 10 di Downing Street sta tenendo d’occhio l’evolversi della situazione sul campo e che ha in programma di parlare con gli alleati internazionali nel corso della giornata. All’inizio della giornata, Sunak aveva dichiarato alla BBC: “La cosa più importante è che tutte le parti siano responsabili e proteggano i civili, e questo è il massimo che posso dire in questo momento”.

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