Il caso
Rocco Siffredi e la giornalista della denuncia per molestie: “È stato pesante, mi ha svilita, ha detto che devo fare più sesso”
Continua il caso delle accuse di molestie nei confronti di Rocco Siffredi presentate da una giornalista in occasione di una recente intervista. La donna, che vuole mantenere l’anonimato, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, in cui racconta come sono andate le cose e soprattutto il suo stato d’animo dopo quello che lei ha denunciato come un approccio esplicito dell’attore hard e delle sue insinuazioni sulla sua vita sessuale. “Siffredi non si rende conto della gravità di quello che dice. Addirittura chiede che venga reso pubblico il mio nome, come se volesse mettermi all’indice. Ma sa di aver sbagliato e sa di rischiare, per questo prova a rovesciare la cosa su di me” ha detto la giornalista.
Rocco Siffredi e la denuncia per molestie, la giornalista
La donna ha raccontato di avere “la colite per il nervosismo che mi è evenuto a leggere certe sue risposte e i giorni precedenti non erano stati facili”. La giornalista ha poi riferito che “la polizia ha già una chiavetta Usb con tutto quello che ci siamo detti e scritti, compreso il testo dell’intervista. Com’era e come è stata modificata su sua richiesta”. “Sulle offese personali avrei potuto sorvolare, ma non accetto in nessun modo che venga messa in dubbio la mia professionalità” aggiunge la donna.
Secondo Rocco Siffredi, sarebbe stata un’intervista ‘irrituale‘, cosa a cui la giornalista risponde chiaramente: “Ho un figlio di nove anni, un compagno di 15 anni più giovane e ci provavo con lui? Non è proprio il mio tipo, né potrei mai andare con uno con la sua storia”.
La giornalista poi, sempre sulle pagine del Corriere, racconta della presenza di una sua amica durante l’intervista: “Alla mia amica, che festeggiava il compleanno, ho chiesto io di essere presente. Sia perché è una sua fan e aveva l’occasione di conoscerlo, sia perché la sua presenza mi rassicurava, visti i precedenti messaggi di Siffredi e la sua fama di predatore. L’intervista non era stata autorizzata, ha chiesto lui di farla ugualmente, di persona, venendo a Roma in hotel. Quando ha capito che non c’era trippa per gatti, è scappato”.
“Per ore ha insistito a chiamarmi e a mandare messaggi. Una persecuzione. Non accetta il rifiuto e mi svilisce come donna, dicendo che devo fare più sesso ‘per tornare normale’“, ha aggiunto la donna.
La versione di Rocco Siffredi
Anche Rocco Siffredi ha rilasciato un’intervista, ma su Repubblica, per difendersi dalle accuse sollevate. Il divo dell’hard ha puntato il dito contro la giornalista per quanto riguarda l’intervista: “Mi ha messo in bocca parole che non ho detto sulla serie Netflix (Supersex, ndr) che racconta la mia vita e sono andato fuori di testa”.
Per Siffredi, le accuse di violenze verbali e sessismo “sono estremamente gravi”. Si sarebbe trattato solamente di “battute ironiche” ma nessuna vera avance. “Parlerò col mio avvocato: se c’è una denuncia, dovrò difendermi” ha continuato l’attore, anche se “mi aspetto delle scuse, come io le ho fatte a lei dopo le parole che ho detto”.
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