Oggi è il giorno dei Friedkin. Ora che la squadra non c’è più, e che ha sciolto le righe in vista della pausa nazionali, con i non convocati che godranno di due giorni di riposo, spetterà alla proprietà texana scegliere il futuro allenatore della Roma.

L’esonero di Juric non è tardato ad arrivare ieri pomeriggio. Erano le 17:30 quando la Roma, uscita da poco sconfitta in casa contro il Bologna per 3-2, si chiudeva in silenzio, come dopo le più malinconiche disfatte. Al croato non è stato neppure dato il tempo di presentarsi davanti alle telecamere per scusarsi di quanto visto in campo. Soltanto Ghisolfi, direttore sportivo che nella scelta del prossimo tecnico però non verrà interrogato, ha chiesto scusa ai tifosi (nella sua lingua madre, il francese): “Ora è il momento di ragionare con calma per stabilire le decisioni migliori”.

La decisione migliore prenderà il nome di un allenatore in grado di offrire garanzie. Era già impensabile, dopo la quarta giornata, che il tipo di curriculum offerto da un simil-Juric (solo noni e decimi posti in Serie A) venisse preso in considerazione, ma i Friedkin hanno osato rischiare fino a portare la Roma al punto più basso degli ultimi anni in campionato, continuando poi a ritardare l’inevitabile secondo cambio in panchina. Il problema è stato anche quello di fidarsi delle persone sbagliate, in primis di Lina Souloukou, ormai ex plenipotenziaria gentilmente invitata a dimettersi.

Dall’addio di quest’ultima è passato più di un mese. Non è stata ancora sostituita. Una decisione che potrebbe finalmente arrivare a compimento nelle prossime ore: si fa il nome di Carnevali, ex Sassuolo, che dovrebbe suggerire il prossimo mister. Ma il momento tanto atteso potrebbe non essere imminente e i due giorni di riposo concessi alla squadra. giocano a favore.

I Friedkin a Ladispoli per scegliere il successore di Juric

Dagospia riferisce che l’arrivo dei Friedkin a Roma e il loro alloggio presso “La Posta Vecchia” di Ladispoli. Lì, l’immaginario collettivo li vedrebbe impegnati a scegliere il prossimo allenatore. Ne sono stati sondati più di dieci, mentre più fonti concordano sull’esclusione categorica di un ritorno di De Rossi. Finora ad aver peso sono stati anche i suggerimenti della società CAA Base, fondata dell’italo inglese Frank Trimboli di aiuto negli spunti di un profilo straniero.

Le nuove figure nello staff della Roma

Mentre ci si interroga se la proprietà abbia fatto il massimo per risollevare la Roma (è mancato il tentativo del ritiro per far concentrare il gruppo, l’esonero tardivo, le cariche dirigenziali perennemente vacanti, ma c’è stato l’inserimento di Tim Coates, un nuovo psicologo suggerito da Mark Sertori, il nuovo “Director of Performance” del club), Ed Shipley, amico di Dan Friedkin che da qualche settimane è occhi e orecchi del nuovo presidente a Trigoria pur essendo nuovo al mondo del calcio, ha rassicurato ai giornali che le intenzioni della società sono serie e che non c’è intenzione di liberarsi della Roma. I tifosi sperano, il futuro passa per la scelta di un nome e la bagarre è quasi irrilevante: la parola finale tornerà ad essere quella dei Friedkin, non si escludono sorprese.

Redazione

Autore