1040 bare istallate in Piazza del Popolo, a Roma. Una per ogni vittima sui luoghi di lavoro nell’ultimo anno, circa tre decessi al giorno. Meno rispetto all’anno scorso e in confronto a quelli precedenti al 2020, ma pur sempre un grido di dolore da fabbriche, cantieri e campi. L’iniziativa organizzata dalla Uil mira a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su un dramma quotidiano, senza rassegnarsi all’idea che si tratti di decessi inevitabili. Presente il segretario generale Pierpaolo Bombardieri che leggendo alcuni nomi dei lavoratori scomparsi, ha richiamato il rispetto alle regole sulla sicurezza: “Denunciamo il fatto che bisogna fare di più, risvegliare le coscienze, considerare inaccettabili queste tragedie, che non si tratta di incidenti ma di omicidi”.

Le richieste di Bombardieri

“Bisogna che la politica faccia di più”, insiste, “oggi nella giornata del Papà noi vogliamo ricordare che tanti genitori, tante mamme e tanti padri non sono tornati a casa dal lavoro. Serve risvegliare le coscienze. Chiediamo misure effettive, che impediscano di lavorare laddove le norma vengano violate. Che nei subappalti a cascata siano applicate le norme che vigono per gli appalti pubblici. Su tante cose il governo può essere più incisivo”.

Il reato di omicidio sul lavoro

E ancora: “Abbiamo la necessità di incontrarci con i nostri rappresentanti per la sicurezza e di rifare il punto, vedere rispetto alle piattaforme cosa è successo e rilanciare anche iniziative di mobilitazione e di sciopero. Sono 500mila gli incidenti del lavoro ogni anno. Chiediamo l’inserimento del reato di omicidio sul lavoro perché non esistono morti bianche ma omicidi, per non abbassare mai la guardia, per aumentare gli ispettori e le ispezioni, perché una vita non può valere punti di patente, per formare sulla sicurezza, per le famiglie che vivono queste tragedie, per queste cose noi continueremo a combattere”.

Redazione

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