Nuova azione di protesta del gruppo ambientalista Ultima Generazione. Gli attivisti per l’ennesima volta hanno versato del liquido nero all’interno della Fontana di Trevi, nel centro di Roma. Il blitz e’ stato interrotto dagli agenti della polizia locale ma ci si chiede se siano sufficienti le forze dell’ordine a disposizione.

Una gruppo composto da una decina di militanti ha versato una sostanza scura, del carbone vegetale, nel bacino della Fontana di Trevi, situata nel cuore di Roma.

Con uno striscione per promuovere la campagna “Non paghiamo il fossile”, i giovani ambientalisti si sono posizionati all’interno della fontana, urlando e gridando frasi come “il nostro paese sta morendo”, malgrado le offese rivolte loro da passanti e turisti. Il riferimento era alle recenti vicende che hanno sconvolto la Romagna.

Le reazioni  – “Gli attivisti di Ultima Generazione non si fermano. Per difendere l’ambiente continuano a organizzare forme di protesta discutibili oltre a imbrattare monumenti e sedi istituzionali. Ma davvero c’e’ qualcuno convinto che questi gesti servano a tutelare il pianeta? E’ quanto afferma Stefano Pedica, segretario regionale del Lazio di +Europa, in merito al blitz di alcuni attivisti di Ultima Generazione, che hanno gettato un liquido nero nella Fontana di Trevi, a Roma.

“Detto questo, alla luce dell’episodio di oggi – aggiunge Pedica – sarebbe il caso di aumentare i controlli in una citta’ che ancora una volta si e’ presentata vulnerabile”. 

Giulio Pinco Caracciolo

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