“I biglietti nei musei pubblici italiani sono i più alti d’Europa, ma i salari sono i più bassi in assoluto”. Un gruppo di attivisti e lavoratori della cultura dell’associazione Mi Riconosci, ha esposto uno striscione al Pantheon, uno dei monumenti simbolo del caro-biglietti per protestare contro le politiche del Ministero guidato da Gennaro Sangiuliano.

“Ci dicono che alzare i biglietti è necessario per pagare chi in questi luoghi lavora, ma è falso.”-  spiega in una nota l’associazione che denuncia in particolare “le condizioni del lavoro in appalto nei musei statali romani, uno dei settori a più alto tasso di sfruttamento in Italia. A dimostrazione che l’aumento del turismo e dei biglietti non corrisponde né ad un aumento di personale né tantomeno di salario gli operatori mostrano il rincaro degli ultimi 6 anni e le paghe da fame: dai €7 netti l’ora al Colosseo ai € 5,50 a Palazzo Barberini, Vittoriano o Galleria Borghese”

Per Mi Riconosci “quella che si prospetta al Pantheon è una situazione ancora più grave: non solo si introduce un biglietto di ingresso, ma il Ministero pensa addirittura di fare a meno di lavoratrici e lavoratori, puntando su biglietterie solo online”.

Afferma Valentina Colagrossi, archeologa e attivista di Mi Riconosci: “Una visione miope, che punta a gestire il patrimonio culturale pubblico come mero prodotto turistico e non veicolo di crescita sociale e servizio pubblico pagato con le tasse dei cittadini”. L’associazione chiede un incontro urgente al ministro che “già a dicembre ha dichiarato di voler combattere il precariato nel settore, ma negli appalti del suo Ministero le paghe sono sempre più misere”

Redazione

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