Un commerciante, dopo aver chiuso la propria attività, aveva preso la sua auto e si era diretto verso casa; mentre era fermo ad uno stop, da un’auto che lo tallonava erano scesi due uomini con il volto coperto che, dopo essere saliti repentinamente a bordo della macchina della vittima, avevano iniziato a colpirlo intimandogli di consegnare loro l’incasso.

Il malcapitato, nonostante la vista di un coltello e di una pistola che gli veniva puntata alla nuca, si era opposto così i due gli avevano sparato e lo avevano accoltellato ferendolo in più punti. Prima di fuggire con l’incasso e le chiavi dell’auto, proprio a causa della forte resistenza del rapinato, uno dei due uomini era però rimasto – seppur per breve tempo – con il volto scoperto.

Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia di Stato e, fin da subito, gli investigatori del Distretto Primavalle hanno assunto le indagini in stretto coordinamento con i PM della Procura di Roma. La Polizia Scientifica, durante i rilievi sul luogo del reato, aveva repertato il caricatore di una pistola trovato nelle vicinanze dell’auto.

La vittima, dopo aver ricevuto le cure al pronto soccorso per le ferite da arma da taglio e arma da fuoco su braccia e dorso -fortunatamente non fatali-, aveva ricostruito la vicenda con i poliziotti ed era stata lei stessa ad indirizzare le indagini verso un 31enne ed un 53enne: il primo, cliente abituale del suo locale, lo aveva visto in faccia quando era riuscito a scoprirgli il volto mentre a tradire il secondo, anch’egli cliente assiduo, era stata la voce.

Le indagini hanno permesso di raccogliere ulteriori elementi a carico dei due sopra citati e di arrivare all’individuazione di un terzo indagato, colui che guidava l’auto con cui è stata seguita la vittima. Gli elementi raccolti hanno permesso alla Procura di chiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma un’ordinanza di applicazione di misure cautelari. Sono stati gli stessi agenti del XIV Distretto a dare esecuzione alla misura e dopo aver rintracciato, non senza difficoltà, i tre indagati (il 31enne, il 53enne ed il 46enne “autista”), li hanno condotti in carcere a disposizione della Magistratura.

Redazione

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