Pensavate di vivere nel 2023? Avete sbagliato epoca, siamo tornati al Medioevo. E bene ce lo spiega l’onorevole di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante in un brillante intervento alla Camera dei Deputati. L’argomento? Sanremo (senz’altro una priorità in questo momento storico) e una propaganda eccessiva della libertà sessuale e del gender fluid… “Rosa Chemical (rapper italiano, all’anagrafe Manuel Franco Rocati, ndr.) ha annunciato che alla prossima edizione di Sanremo, porterà sul palco il sesso, l’amore poligamo e il porno su OnlyFans (una piattaforma di intrattenimento con molti contenuti dedicati agli adulti, ndr.) – ha affermato l’onorevole di Fratelli d’Italia – La rivoluzione fluida era già da tempo sul palco dell’Ariston, ma trasformare Sanremo nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno. La tv rimane il principale mezzo di informazione e i minori sono la fascia principale di ascoltatori – e ancora – Il festival della canzone rischia di diventare l’ennesimo spot del gender fluid e della sessualità fluida e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È innegabile che la rassegna canora sia un veicolo culturale, politico e sociale e come il mondo della musica sia un palcoscenico. Questo suo ruolo ormai da tempo e soprattutto in queste edizioni si è trasformato in una propaganda a senso unico. Propaganda della peggiore ideologia che vuole minare l’identità dell’uomo e della donna, e della dissacrazione dei simboli religiosi. Proteggiamo i nostri bambini. Non è accettabile”.

Caro onorevole Morgante, è invece accettabile che un uomo che ha scelto di diventare donna perché ha capito che quella era la sua natura possa essere picchiato o ucciso? È accettabile che due uomini che si scambiano un bacio per strada debbano essere insultati? È accettabile che i transgender o i non binari, le persone cioè che non si riconoscono nell’essere donna o uomo, vengano emarginati? Sbeffeggiati? Condannati dai social… e dai politici?

Superfluo riportare la cronaca di questi ultimi anni, cronaca di episodi agghiaccianti verso le persone trangender e omosessuali. La libertà sessuale è sacrosanta al pari di quella di espressione che permette a ognuno di dire la propria. Affermare che Sanremo sarebbe una rassegna canora che promuove una certa idea di sessualità è limitante, forse bisognerebbe guardarla da un altro punto di vita: normalizza ciò che normale dovrebbe essere già. E il fatto che si rivolga a un pubblico di giovani è la sua forza, non il suo limite. Tanti ragazzini che vivono e convivono con il pregiudizio potrebbero invece vedere i propri idoli cantare l’amore libero, il rispetto, l’amore punto e basta e magari cambiare idea. Le famiglie, mai come durante questa edizione, devono tenere accesa la Tv. Così ci saranno delle serate educative.

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.