E’ polemica nel VI Municipio per l’iniziativa di Azione Frontale che si è tenuta ieri nell’aula consiliare di viale Cambellotti per presentare il progetto “La Fondazione”, ma soprattutto per commemorare Acca Larentia. L’evento, promosso sulla pagina Facebook di Azione Frontale che si presenta un ‘movimento politico rivoluzionario fascista e di ispirazione cattolica’, è stato organizzata dal gruppo Lega alle Torri per ricordare il triplice omicidio a sfondo politico avvenuto a Roma il 7 gennaio 1978, nel quale furono uccisi tre giovani attivisti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, assassinati davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano.

Il permesso per organizzare l’evento è stato chiesto da Emanuele Licopodio, consigliere della Lega nostalgico del Ventennio, al presidente del consiglio, Antonio Villino. Il via libera è stato concesso immediatamente.

In aula, ieri, erano presenti in quaranta tra militanti, forze dell’ordine ed esponenti delle istituzioni locali. A spiccare è stata la presenza del presidente del municipio, il forzista Nicola Franco, il consigliere municipale Emanuele Licopodio e la presidente commissione politiche sociali del VI Barbara Del Bello, entrambi eletti con la Lega.

Il minisindaco Franco inizialmente si era detto estraneo all’evento, smarcandosi dall’iniziativa. Ma dal suo profilo Facebook accusa chi lo ha spinto nei giorni scorsi “a vietare questo incontro con la solita scusa dei fantasmi del Fascismo”. Nel sottolineare la sua fermezza nell’autorizzare l’incontro, Franco sostiene che “bene hanno fatto il Presidente del Consiglio Antonio Villino, la Conferenza dei Capogruppo e il Consiglio di Presidenza (dove ne fanno parte anche il PD e il M5s) soprattutto dopo le spiegazioni che l’organizzatore dell’evento, il Capogruppo della Lega Emanuele Licopodio, ha dato nel corso dell ultimo Consiglio mettendo a tacere i dubbi di tutti”.

La Lega cerca comunque di smarcarsi dalle critiche. La consigliera municipale Mariantonietta La Polla, sempre del Carroccio, ha chiarito attraverso un post che a organizzare l’evento, mosso da “nobili ideali”, non è stato il partito ma soltanto Licopodio.
Licopodio, invece, si difende. Il consigliere su Facebook sostiene che l’appuntamento sia stato organizzato in occasione dell’anniversario della strage di Acca Larentia, dove “per la prima volta si sono ricordati, nel cuore delle Istituzioni, coloro che per difendere le proprie idee morirono sotto i colpi della violenza politica”. Ieri, però, non sono mancati i saluti a braccia tese. Poco prima delle 18, al grido “camerati”, i presenti hanno commemorato i tre giovani del Fronte della gioventù con il saluto romano.

Fuori e dentro la sala non sono mancate le polemiche. Dal Pd e M5S è stata dura la condanna per l’evento di Azione Frontale, il gruppo noto alle cronoche per avere inviato una testa di maiale alla comunità ebraica e per aver affisso etichette identificative sulle serrande dei negozi stranieri a Torre Angela nell’aprile del 2017.

Uno tra i primi che ha espresso indignazione è Gianluca Peciola di Sinistra Ecologia e Libertà, che in una nota ha commentato: “Il gruppo Azione Frontale di Tor Bella Monaca con la legittimazione della Giunta di centrodestra sta organizzando nell’aula consiliare del Municipio VI l’ennesima provocazione. Basta fare un giro nel loro blog per capire che dietro il simbolo a metà tra crocifisso e fascio littorio, si nasconde una formazione che si richiama al fascismo”.

Dal Campidoglio, Nella Converti, presidente della commissione politiche sociali, ha commentato: “È assolutamente urgente vietare un evento organizzato da chi sui propri canali ufficiali si definisce ‘fascista’ in un’aula istituzionale. L’antifascismo non è mai negoziabile”. Anche Fabrizio Compagnone, capogruppo Pd a Tor Bella Monaca, si è espresso sul tema: “Il municipio VI è antifascista, il presidente e la sua maggioranza devono essere meno timidi su questo tema”.

E dal Movimento Cinque Stelle Laura Arnetoli ha condannato l’iniziativa: “Chi ha chiesto la sala consiliare per questa iniziativa prendesse le distanze da Azione Frontale perché è un gruppo dichiaratamente fascista”.

Anche l’Anpi ha risposto all’evento. “Il problema non è la commemorazione e riconoscere la tragicità di questi fatti. Il problema è che queste commemorazioni si trasformano, ogni anno, in parate fasciste e saluti romani”, ha affermato all’Adnkronos Fabrizio De Sanctis, componente della segreteria nazionale Anpi e presidente dell’Anpi provinciale di Roma, riguardo alle polemiche sulle iniziative nel giorno della commemorazione della strage di Acca Larentia. Roberto Catracchia, responsabile della sezione territoriale, chiede invece l’immediato intervento del sindaco Roberto Gualtieri per approvare il regolamento antifascista per l’uso di spazi, sedi e finanziamenti pubblici.

Redazione

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