Un operaio di 33 anni è morto dopo essere precipitato da un’altezza di 30 metri mentre lavorava su una pala eolica. Tragedia a Salemi, in provincia di Trapani, dove nella giornata di sabato 11 maggio Giovanni Carpinelli, originario di Benevento, ha parso la vita. L’ennesima tragedia sul lavoro che arriva a pochi giorni di distanza dalla strage di Casteldaccia, in provincia di Palermo, dove hanno perso la vita cinque operai impegnati in un intervento di spurgo.

Operaio precipita da pala eolica: volo di 30 metri

Oggi una nuova tragedia, avvenuta nella cittadina siciliana. La vittima, secondo la ricostruzione dei carabinieri, era a lavoro su una pala eolica quando per cause in corso di accertamento è precipitata per 30 metri. Inutili i soccorsi, Giovanni è morto sul colpo. L’uomo indossava le imbracature di sicurezza. Stava lavorando in un cantiere privato dove era in corso l’installazione di nuove pale eoliche. Le operazioni di recupero del cadavere, ad opera dei vigili del fuoco, sono difficoltose perché il corpo si trova a un’altezza di circa 48 metri, dove si è fermato dopo la caduta. La pala eolica è alta 112 metri.

Operaio morto a Salemi, Ugl: “Non parlate di fatalità”

Da inizio anno gli incidenti mortali sul lavoro in Sicilia sono stati 18, in Italia la media è di tre lavoratori che ogni giorno non tornano dalle loro famiglie. “Un altro morto di lavoro in Sicilia. Mentre ancora piangiamo i 5 operai scomparsi a Casteldaccia, un giovane ha perso la vita precipitando da una pala eolica a Salemi, in provincia di Trapani. Si tratta di una vera e propria ecatombe di fronte alla quale è intollerabile parlare di fatalità. La sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale per ogni lavoratore, questa strage non è più ammissibile”. E’ quanto dichiarano in una nota congiunta, il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Antonio Spera e Angelo Mazzeo, Segretario Regionale UglM Sicilia per i quali, “il poveretto Carpinelli Giovanni di 33 anni originario di Benevento, stava lavorando in una pala eolica ed è precipitato da 30 metri ed è morto: era un tecnico specializzato, stava lavorando all’interno ed era imbracato, ma nonostante questo è precipitato”.

Poi l’ennesimo appello: “Si deve agire tempestivamente per prevenire queste tragedie. È quanto mai urgente la promozione di una vera e propria cultura della sicurezza sul lavoro, ampliando l’addestramento e la formazione a partire dalle scuole secondarie. Come Ugl continueremo a vigilare e a portare avanti, senza sosta, la battaglia contro il fenomeno delle cosiddette morti bianche. Bisogna intensificare, diligentemente, i controlli sui luoghi di lavoro, puntando sul coordinamento delle banche dati per rafforzare la prevenzione contro gli infortuni sul lavoro, coinvolgendo tutte le parti sociali e datoriali per incrementare gli investimenti sulla sicurezza. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla famiglia dell’operaio deceduto – concludono Spera e Mazzeo – auspicando come Ugl Metalmeccanici che sia fatta piena luce sulla dinamica di questa ennesima tragedia”.

Redazione

Autore