Con queste epidemie, signora mia, non solo non ci sono più le mezze stagioni, ma neanche si sa più che cosa sia una democrazia, avrebbe detto Arbasino.  Giovedì sera il loquace e competente viceministro alla Sanità Pierpaolo Sileri (un medico che ci capisce) diceva quel che diciamo da venti giorni: ci sono quasi ventimila morti, morti non obbligatori, non tutti dovuti al sacrificio umano per il malvagio virus e, – diceva il vice ministro pentastellato – poi faremo i conti, troveremo chi ha commesso errori e che merita di essere punito. Queste parole erano di uno che sta al governo, non all’opposizione. E allora mi sono chiesto che cosa stia facendo l’opposizione di fronte a un disastro mondiale come quello in cui brancola l’Italia col primato assoluto dei morti, mentre si scopre che non c’è nessun picco raggiunto, ma soltanto propaganda e molte bugie. Sarebbe bene che qualcuno ci spiegasse che cosa fa e dove si trova l’opposizione.

Provate a immaginare che una disgrazia come questa del Covid19 fosse capitata ai bei tempi dell’Italia rusticana a fronti contrapposti. Vedo i titoli dell’Unità e dell’Avanti urlare: “Via il governo degli incapaci e dei massacratori, dimissioni subito!”. Forte discorso di Palmiro Togliatti, passaggio a Pietro Nenni, raccoglie Saragat che in parte si smarca, interviene Pajetta, si erge Almirante, Moro dice non ci faremo processare sulle piazze per un virus, di notte attacchini fantasma sfuggono alle camionette della Celere di Mario Scelba ministro degli Interni, per incollare manifesti con scritto: “Dimissioni! Via il governo della morte, via il governo che uccide medici, infermieri e anziani. Commissione d’inchiesta subito!”, avrebbero tuonato alla Camera e in Senato, con appello e delegazione dal presidente della Repubblica. E invece? Le belle statuine.

Le opposizioni si schierano col governo e si mettono in posizione di raccogli-briciole: abbiamo chiesto più soldi, ma loro non ci vogliono sentire, e non si può andare avanti così, e però che maniere, per poi prendersela tutti insieme cantando il coro del Nabucco con la stramaledetta Europa di Bruxelles che sostituisce la perfida Albione, e poi sempre i tedeschi che si permettono di scrivere che in Italia la mafia è a fauci aperte aspettando la buona pioggia dei provvedimenti a pioggia e allora noi, tiè e vaffanculo, gli diciamo nazisti, siete sempre nazisti, agli olandesi gli strilliamo caciocavallo e tulipano marcio e si fa a chi è più antieuropeo con Paperino Di Maio che strillazza dalla Farnesina mentre la Meloni – come ricordava ieri la nostra Bergamini – dimentica che i suoi amici olandesi sono i nostri peggiori nemici e tutti fanno un casino di mezza tacca, fra brusio e broncio: ci avevate detto che potevamo stare a tavola e invece non c’era per noi neanche la salvietta.

Uno spettacolo da democrazia morta ammazzata, finta, inerte, perché hanno vinto quelli che cominciarono con lo spargere merda su Parlamento e parlamentari, gli antipolitici, quelli delle monetine, del popolo dei fax, quelli che solo loro erano i manettari della società civile, quelli che dicono cittadino anziché persona, quelli che i premier li tirano fuori a sorteggio fra gli amici loro e poi li portano a piedi con la valigia al Quirinale, quelli che uno vale zero, quelli che i maiali (Orwell) sono tutti uguali ma in quanto leader sono più uguali degli altri.

Hanno vinto loro. Non c’è più non dico la rivoluzione ma l’indignazione non a comando, quella spontanea per sussulto etico. Ma come, nessuno chiede la caduta immediata di un governo che ha fatto da becchino a ventimila cittadini di questa Repubblica e nessuno dice a Mattarella che è ora di far gestire questa crisi in maniera più decente, come hanno fatto i coreani, i tedeschi, quelli di Taiwan.

La strage poteva e può essere fermata anziché essere nascosta nelle conferenze stampa alla Kim Il Sung (padre) in cui non si dice subito quanti morti abbiamo avuto oggi ma si blatera sui guariti. Questa classe dirigente che è al governo sta dando di sé uno spettacolo pietoso, tremulo, i democratici schiacciati sui grillini, tutti aggrappati alla cadrega, tutti a far finta che viviamo nella migliore delle epidemie possibili. E l’opposizione? Dov’è l’opposizione a questo governo che sa soltanto far finta di contare i guariti e nascondere i morti? Perché non dice che una intera classe medica, paramedica e ospedaliera è stata mandata a morire senza mascherine dopo aver imposto la balla secondo cui le mascherine non servono, sono antigovernative.

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Giornalista e politico è stato vicedirettore de Il Giornale. Membro della Fondazione Italia Usa è stato senatore nella XIV e XV legislatura per Forza Italia e deputato nella XVI per Il Popolo della Libertà.