Salvini sulla leadership nel centrodestra: “Chi prende un voto in più governa, non vedo il problema”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 15–06-2022 Roma Politica Trasmissione tv “Porta a Porta” Nella foto Matteo Salvini, sullo schermo Giorgia Meloni Photo Roberto Monaldo / LaPresse 15-06-2022 Rome (Italy) Tv program “Porta a Porta” In the pic Matteo Salvini

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha rilasciato un’intervista ai microfoni di radio Rtl 102.5 in cui ha parlato degli assetti del centrodestra, della leadership della coalizione in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. “Chi prende un voto in più sceglie, vince e governa. Meno tempo si passa a litigare e meglio è. Domani inviterò Meloni e Berlusconi a concentrarsi sui programmi”, ha detto il leader del Carroccio. “Passare le giornate a discutere di leadership è tempo perso”.

Non la pensa evidentemente così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, data in testa in tutti i sondaggi, la candidata da battere in pratica, che da giorni torna sul punto: a Palazzo Chigi chi prende un voto in più. Retroscena di diversi quotidiani hanno raccontato nei giorni scorsi di resistenze o tattiche di Salvini e Berlusconi per sabotare l’arrivo a Palazzo Chigi della leader di Fdi. Congetture a questo punto smentite. “Sceglieranno gli italiani, che voteranno il 25 settembre. Chi prende un voto in più sceglie, vince, governa. Non capisco dove stia il problema”, ha dichiarato Salvini.

Secondo i primi sondaggi dopo l’ufficialità del voto a settembre la Lega è nettamente in discesa, molto lontana dall’exploit delle Europee del 2019, indietro anche a confronto con le politiche del 2018. Perfino doppiata da Fdi in alcune previsioni. Per Dire Tecnè è al 14,6%, coalizione al 48,6%; per Swg per La7 al 12,4%, coalizione al 44,5%; per Quorum/Youtrend al 13,4%, coalizione al 45,5%.

Poca la fiducia nei sondaggi da parte di Salvini: “Non mi accontento di meno del 20%, ci arriviamo, poi dipende dai cittadini ma anche alle ultime elezioni politiche ci davano al 10% e invece siamo arrivati al 17%”. Previsto domani un incontro con Meloni e Berlusconi, che il segretario leghista inviterà “a concentrarsi solo sui programmi”. Basta insomma con questo ritornello della leadership. “La Lega ha tanti difetti, ma le persone sanno che quello che diciamo facciamo, aspettiamo il 25 settembre ma senza fare promesse mirabolanti perché sarà una situazione economica impegnativa”.

Berlusconi invece ha già annunciato l’aumento di tutte le pensioni a un minimo di mille euro e un milioni di alberi da piantare all’anno. Questa mattina il segretario del Carroccio ha incontrato gli esponenti della Lega al governo, ministri e sottosegretari, per chiedere il taglio dell’Iva su pane, latte, pasta, riso, frutta e verdura già nel prossimo Dl Aiuti. Si tratta di un costo da circa un miliardo per un trimestre. Al momento, aggiungono le stesse fonti, si sta facendo il punto anche sugli sconti per carburanti e bollette.

La campagna elettorale del leader leghista è stata inaugurata il 24 luglio a Domodossola. “È la prima volta da dieci anni che parlo senza barba – ha detto il segretario leghista – Mi sono tolto la barba per una promessa fatta con l’amico Silvio. Mi aveva detto: ‘Se succede una certa cosa, mi prometti che ti tagli la barba?’. La parola vale sempre, anche ai miei danni quindi oggi l’ho chiamato, gli ho mandato una foto e ho detto: ‘Silvio me la sono tagliata’”. Era diventato quasi virale il discorso (discutibile) sulla scuola elementare in cui “fanno l’appello per cognome per non discriminare qualche bambino che si sente fluido, magari a sette anni”.