Il cambio di rotta
Salvini volta pagina per il dopo Zaia: “Ho già dieci nomi in mente”. La bandiera bianca per un nuovo mandato e l’irritazione del governatore
Matteo Salvini non combatterà per un nuovo mandato di Luca Zaia e volta pagina. “Ho già una decina di nomi in mente per il suo posto”. La rinuncia è stata ufficializzata ai microfoni del Gazzettino, in occasione della adunata degli alpini a Vicenza, voluta dallo stesso Presidente di Regione.
Decisione accompagnata dalla rinuncia definitiva al terzo mandato per i governatori, ma che contiene in sé anche gli strascichi di un rapporto ai minimo. Da tempo la distanza tra Zaia e Salvini appariva evidente, e ora dall’altra parte – come riporta Repubblica – filtrerebbe tantissima irritazione, accentuata da un costante silenzio.
La resa viene spiegata da Salvini nell’impossibilità di lottare per la previsione un mandato aggiuntivo: “Continuo a ritenere la proposta intelligente, in grado di dare spazio sia ai sindaci che ai governatori bravi, ma l’abbiamo proposto e votato solo noi della Lega e tutti gli altri l’hanno bocciata. Pd, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Movimento Cinque Stelle. Cosa devo fare? Continuare a fare la stessa proposta e votarmela da solo?”. Il numero uno della Lega continua: “Le mie idee ce le ho già in testa, ho già in testa qualche nome di donna e uomo della Lega in grado di continuare il gran lavoro di Zaia. Ma ne parleremo a tempo debito. Una donna? Abbiamo tante amministratrici e tanti amministratori in gamba a livello sia comunale, sia regionale, sia parlamentare”.
Quello di Zaia potrebbe essere il tramonto di una figura storica della Lega, mentre un’altra è in ascesa: “Vannacci prenderà tanti voti alle prossime elezioni europee, ’è nostalgia di valori”. Spaccature che fanno sussurrare la possibilità di nuove correnti.
I possibili successori
Tra i nomi dei probabili eredi si è fatta star la pista del sindaco leghista Mario Conte, all’amministrazione di Treviso per il secondo mandato e presidente dell’ Anci Veneto, ma anche quello del segretario regionale del Carroccio Alberto Villanova, assieme a Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale della Regione e quello di Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, già l’ex sindaco di Padova – tra 2014 e 2016. Ma come ricordato da Salvini solo allo studio anche nomi femminili, tra i quali è stato sicuramente valutato quello dell’ex ministra vicentina Erika Stefani, titolare delle Autonomie regionali nel governo Conte I.
Il tour in Veneto
Intanto prosegue in tour in Veneto del vicepremier. Dopo Vicenza ecco Treviso, dove nella serata di oggi presenterà il suo libro “Controvento” in cui raccoglie il suo pensiero politico. Ad attenderlo al BhR Hotel di Quinto ci saranno più di cento militanti con tanto di bandiere, il segretario regionale e provinciale e vari candidati alle europee.
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