I resti del corpo trovato lo scorso 18 novembre in un casolare abbandonato di Novellara, a 700 metri circa dall’abitazione della famiglia Abbas, è “altamente probabile” sia della 18enne Saman.

Ne è convinta la presidente della Corte di assise di Reggio Emilia Cristina Beretti, che ha fissato per  domani, 23 novembre, alle 12, il conferimento della perizia tecnica per estrarre e dare un’identità al cadavere trovato nella cittadina in provincia di Reggio Emilia e che si ritiene essere della ragazza scomparsa dalla notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021.

Il luogo del rinvenimento e l’accurato sotterramento portano a ritenere altamente probabile che si possa trattare del corpo della giovane donna“, scrive infatti Beretti accogliendo la richiesta di incidente probatorio urgente della Procura di Reggio Emilia. I resti sono stati rinvenuti in via Reatino 36 “all’interno di uno scavo di oltre un metro e mezzo di profondità e larghezza“.

La Corte ha dunque nominato come periti per procedere alle analisi medico legali sul corpo la specialista anatomopatologa Cristina Cattaneo, che si è già occupata di vari casi di cronaca, da Yara Gambirasio e Stefano Cucchi, oltre all’archeologo forense Dominic Salsarola. I tempi non sono ancora noti, ma è certo che bisognerà aspettare almeno una settimana, forse di più, per la izia medico-legale.

Per la morte della 18enne, colpevole agli occhi dei familiari di non voler sposare un ragazzo sconosciuto in patria, sono cinque gli indagati. Il fratello minore di Saman, che aveva assistito a una riunione di famiglia in cui si parlava del progetto del delitto della sorella e della sua sparizione, aveva denunciato i genitori e tirato in ballo anche lo zio Danish e due cugini, Nomanulhaq e Ikram.

Martedì scorso il padre di Saman, Shabbar Abbas, è stato arrestato in Pakistan, dove era scappato l’indomani della scomparsa della figlia assieme alla moglie. Quest’ultima, Nazia Shaheen, è ancora in fuga.

A indicare il luogo dove sarebbe stata sepolta la 18enne sarebbe stato lo zio Danish Hasnain, considerato l’esecutore materiale del suo omicidio. A rivelarlo sono state domenica fonti qualificate degli inquirenti all’agenzia Ansa. L’uomo, attualmente recluso nel carcere di Reggio Emilia proprio in relazione all’omicidio della nipote, venerdì sarebbe stato accompagnato dalla polizia penitenziaria nel casolare diroccato a Novellara. La decisione di collaborare con gli inquirenti sarebbe avvenuto dopo l’arresto di Shabbar, il padre di Saman. Da sabato Danish Hasnain ha nominato un nuovo difensore, l’avvocato Liborio Cataliotti, che, contattato dall’Ansa, non ha fatto dichiarazioni.

Intanto la zona del ritrovamento è costantemente presidiata dalle forze dell’ordine perché, nonostante gli appelli della sindaca di Novellara Elena Carletti a non intralciare le indagini, nell’area sono stati notati numerosi curiosi avventurarsi in una sorta di “tour dell’orrore“.

Redazione

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