Il caso di Novellara
Saman Abbas, le ultime immagini della 18enne sparita nel nulla: “Era con i genitori prima di essere uccisa”

Gli ultimi istanti di vita di Saman Abbas, o almeno questo ritiene la Procura di Reggio Emilia. Il telegiornale Regionale Rai Emilia Romagna ha diffuso un video che mostrerebbe le ultime immagini in vita della 18enne di origini pachistane sparita nel nulla quasi un anno fa a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, e mai più ritrovata. Per gli inquirenti sono gli ultimi momenti in vita della ragazzina che aveva rifiutato un matrimonio combinato in patria e perciò sarebbe stata uccisa dai parenti, secondo l’accusa.
Le immagini sono state registrate dalla telecamera di sicurezza posta sopra l’ingresso della casa dove abitava la famiglia. Nove minuti dopo la mezzanotte, è la notte tra il 30 aprile e il primo maggio. Si vede la 18enne uscire di casa con i genitori: scarpette bianche e zainetto chiaro. Il padre a un certo punto si ferma in disparte, sembra avere in mano il telefono. La madre e la figlia invece si allontanano nel buio.
Gli investigatori ritengono che lo zio Danish Hasnain è nascosto nel buio con i due cugini – i tre erano stati immortalati in un altro video mentre uscivano con delle pale in mano, la stessa notte. Un minuto e mezzo dopo i genitori tornano di fretta. Dopo cinque minuti il padre esce di nuovo e torna verso casa con lo zainetto in mano. Per il sostituto procuratore Laura Galli è la prova che la ragazza è stata uccisa. Il video fa parte della richiesta di rinvio a giudizio della procura di Reggio Emilia.
Galli ha chiesto il rinvio a giudizio dei genitori, dello zio Danish e di due cugini – questi ultimi tutti in carcere in Italia, in attesa dell’udienza preliminare, dopo essere stati rintracciati all’estero. I genitori in quei giorni invece sono partiti per il Pakistan e da allora sono scomparsi nel nulla. La ragazza aveva un fidanzato, era tornata da poco tempo a casa da una comunità protetta nel bolognese per recuperare i documenti che aveva il padre. Il fratello minore, ora in un luogo protetto, ha raccontato agli investigatori della ritorsione della famiglia sulla ragazza che non voleva sottostare al matrimonio combinato.
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