L’europarlamentare Sandro Gozi è stato eletto a Bruxelles con En Marche, il partito di Emmanuel Macron. Ma è italiano (di Sogliano al Rubicone, nel rosso cesenate) e conosce bene le riottose dinamiche di casa nostra. Lavora da quattro anni all’affermazione di Renew Europe, un trans-partito, avrebbe detto Marco Pannella, che unisce soggetti diversi (ma non troppo) nel Parlamento Europeo. Mettendo insieme i liberali dell’ALDE e gli aderenti al PDE, riunisce liberali, democratici ed ecologisti per un totale di 42 sigle nazionali. Un nucleo primigenio del Terzo Polo di questi giorni, nei fatti: ha messo insieme Carlo Calenda, che aderisce a Renew, e Italia Viva, già da tempo. Ci racconta come nasce il suo esperimento e perché siamo alla vigilia del varo di Renew Europe Italia.

Tra Renzi e Calenda stavolta l’accordo sembra esserci.

Lo vedremo. Mentre parliamo sono al lavoro gli sherpa. Le condizioni politiche ci sono tutte, se l’accordo si trova sarà l’inizio di una storia che guarda ben oltre le elezioni politiche. Può diventare un fatto storico. Ma se non ci fosse accordo, noi andremo comunque avanti su questa linea.

Un momento cruciale, accelerato in pochi giorni.

Ma la storia va così: si lavora con pazienza per anni, poi i fatti si realizzano in pochi giorni, spesso in poche ore. Certo che niente nasce per caso. Con Renew Europe abbiamo oggettivamente curato il seme di questa pianta per anni.

Come?

Mettendo insieme Azione e Italia Viva nel Parlamento europeo. Una unità che li ha portati a lavorare sulla stessa agenda, sugli stessi temi. Quello che siamo riusciti a fare a Bruxelles, perché non si potrebbe fare a Roma?

Su quali temi avete costruito politiche comuni?

La giustizia, perché l’Italia ha smesso di essere uno Stato di diritto da troppo tempo. Il merito, sul quale dobbiamo fare una rivoluzione culturale. Le riforme necessarie ad accogliere e valorizzare il Recovery plan. L’Europa aspetta molto dall’Italia. E il nodo della magistratura è di quelli che vanno risolti, altrimenti

In quali Paesi è definita, Renew Europe?

C’è la Francia di Macron, dove l’europeismo ha vinto sui populismi di destra e di sinistra. Siamo al governo in Olanda. E abbiamo lavorato al dialogo tra Spd e liberali tedeschi che ha consentito la formazione del nuovo governo a Berlino.

Ha lavorato con Carlo Calenda e la rappresentanza parlamentare di Italia Viva. Sono compatibili?

Certamente. I loro programmi e la loro visione politica sono perfettamente compatibili. Mi si dice che ci sono questioni di carattere, di simpatia, di antipatia. Cerchiamo di recuperare serietà: siamo colleghi nelle istituzioni, non dobbiamo andare in vacanza insieme.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.